Gregorio Paolini è tornato. La visibilità tv di Montanini e degli stand up comedians è merito suo
Gregorio Paolini torna a dare sue notizie, dopo problemi di salute. Suo il merito di aver lanciato Satiriasi e Montanini in tv
Non di soli coccodrilli a posteriori vive la celebrazione degli addetti ai lavori. Vorrei perciò segnalarvi un grande ritorno, sancito da un manifesto appena pubblicato sul sito Greenville dal suo autore, peraltro nel suo consueto stile semiserio. Mi riferisco a Gregorio Paolini, papà di tanti programmi cult della generalista come Target (il primo magazine con le inquadrature storte, tutto lanci e servizi) e Convenscion e uno degli autori tv più illuminati e ispirati (ammetto che geni visionari come lui, Carlo Freccero, Gianni Boncompagni per me avranno sempre una marcia in più).
Qualche giorno fa è tornato a postare sul suo blog, con un intervento che mi ha toccato molto. Con lo stile pur mordace e surreale che lo contraddistingue, Paolini ha rivelato di essere scomparso per sei mesi per problemi di salute, a quanto pare non da poco visto che li ha paragonati al crash di un pc.
Ha, quindi, ricostruito la sua degenza in ospedale raccontando il rapporto degli altri pazienti con la “sua” televisione.
Nella stanza in comune infatti c’è un televisore, così come nelle stanze degli ospiti. Il giorno delle elezioni una vecchia (una fan di rete 4), mi ha guardato con faccia cattiva e mi ha urlato: “Mi dia il telecomando, voglio vedere il quiz”.
Io: “Ma c’è il tg”.
Vecchia: “Ma chi se ne frega del tg”. Le vecchie sono le padrone della tv.
Poi Paolini ha aggiunto altri aneddoti molto simpatici:
Io capisco solo questo: gli anziani guardano i quiz, gli altri la storia sulla Rai.
E allora la guardo anche io, scoprendo un bravissimo Massimo Bernardini che ha scelto per il suo programma la migliore soluzione grafica. E’ fatto bene, con gusto. Dimostra di saper far tv. Chapeau!
Poi ho scoperto che gli uomini guardano fisso Rainews24 e devo dire che Monica Maggioni ha creato un ottimo ritmo e ha una buona capacità di narrazione, scegliendo le facce giuste.
Conclusione: nei giorni di ospedale si guardava sempre la tv.
Arrivavano anche i chiacchiericci dagli infermieri: “Beato chi ha Sky”. “Macché, non serve a nulla”. “Vai su www…. che c’è la partita del Napoli”. E quando facevano goal e tu suonavi il campanello, arrivava l’infermiere di turno che ti diceva: “Che cazzo vuoi? Ma proprio ora?”
Ora, tra le ultime creature del buon Gregorio, prima del crash, va ricordato Aggratis, un programma andato in seconda serata su RaiDue lo scorso anno con ascolti molto bassi, ma che ha lanciato due importanti tendenze della nuova stagione: il fenomeno Chiara Francini (richiestissima tra Colorado, Fashion Style e gli Mtv Awards) lo sdoganamento televisivo della stand up comedy.
Sicuramente alla base di Aggratis ci sono stati molti errori e noi stessi li abbiamo evidenziati a suo tempo, vedi l’idea maldestra di fondere l’intrattenimento cazzaro con la satira graffiante.
Però, se non fosse stato per il coraggio di Paolini anche di “sbagliare”, volendo comunque sperimentare nel senso vero del termine, non avremmo assistito in questi mesi all boom televisivo della stand up comedy, genere già rodato nei teatri ma che nessuno prima aveva osato portare in tv.
Lo stesso Giorgio Montanini (che il nostro Malaparte ha scoperto su TvBlog ancora prima) non avrebbe oggi la consacrazione di una seconda serata su RaiTre, ovvero Nemico pubblico. E Comedy Central non avrebbe lanciato un programma interamente dedicato alla Stand Up Comedy, con praticamente tutto il gruppo di Satiriasi visto ad Aggratis.
Se non fosse stato per Gregorio Paolini, che la fece debuttare in tv con Tintoria dandole praticamente il primo permesso di soggiorno, probabilmente Belen Rodriguez oggi non esisterebbe.
Come Petrolio di Duilio Giammaria non avrebbe la stessa qualità, se non potesse avvalersi – tra i suoi videomaker (categoria allevata da Paolini dallo stesso talent show Quinto potere) – del prezioso contributo di Christian Letruria. Letruria è un giovane talento che ha lavorato per un sacco di Magazine della Hangar Produzioni di Paolini, tra cui Sugo su Rai4.
Ci vorrebbe più riconoscenza e gratitudine verso persone come Gregorio Paolini, la cui indispensabilità andrebbe attestata prima che sia troppo tardi. Siamo felici di riaverlo tra noi.