Carlo Conti a TvBlog: Ecco il mio Festival di Sanremo Pop
A poche ore dai Music Awards 2014, TvBlog ha sentito Carlo Conti per parlare di questo, ma anche di molto altro. Ecco la nostra intervista.
Stasera condurrà, in diretta su Rai1, i Music Awards 2014 con Vanessa Incontrada, con uno stuolo di grandi nomi della musica leggera nostrana. Un modo per Carlo Conti, di entrare nel “mood” musicale dalla porta principale, in vista del suo approdo nel Festival di Sanremo 2015. TvBlog lo ha incontrato qualche ora prima di questa specialissima serata e dopo avergli chiesto dei suoi innumerevoli impegni, fra Eredità, Tale e Quale Show e Si può fare, ha parlato con lui di come sarà il suo primo Festival di Sanremo. Ecco il contenuto di questa nostra conversazione:
Partiamo subito dalla fine, ovvero dall’impegno che ti vedrà al foro italico per i Music Awards. Ci dai qualche anteprima di ciò che vedremo stasera ?
Ci potrebbe essere in apertura un bel duetto con Emma e i Modà con “Arriverà”. Poi ci sarà un premio speciale del CONI che verrà consegnato a Laura Pausini per il suo programma di successo su Rai1 “Stasera Laura”.
Facciamo ora un passo indietro. Parliamo di Si può fare, il nuovo varietà che hai testato in queste settimane su Rai1. Contento del risultato? Quando tornerà ?
E’ andato al di la delle più rosee aspettative. Sono felice anche di avere mantenuto il programma al venerdì, con ottimi dati di ascolto. Avremmo potuto farlo di sabato, giornata se vuoi più semplice, perchè il venerdì sera c’erano molte più reti accese a differenza del sabato dove hai un unico competitor. E’ stata una sperimentazione vera e finire con il 20% è stato un grande successo. Ora ho un altro titolo per la prima serata, oltre ai Migliori anni e Tale e Quale, quindi son contento. Tornerà il prossimo anno, anche se ora è forse troppo presto per parlarne. Sicuramente sarà una serie massimo di 6-7 puntate, non serie lunghissime, perché è proprio difficile trovare le attrazioni giuste, che poi devono essere replicate dai concorrenti.
Hai detto che il sabato sarebbe stata una serata più semplice, ma il sabato c’era Amici. Come sarebbe andata a finire fra Si può fare ed Amici ?
Non lo so. E’ il solito discorso, se il nonno avesse le ruote sarebbe un motorino. Certo che Amici sarebbe stato un competitor solo a differenza del venerdì che vede tante più reti accese. Oggi come oggi è meglio scontrarsi con un competitor unico, rispetto a quando ne hai parecchi contemporaneamente, che ti rosicchiano punti di share.
Lo avete cambiato Si può fare strada facendo ?
Abbiamo fatto delle sperimentazioni in corsa ed abbiamo capito cosa poteva funzionare e cosa no. L’adattamento che abbiamo fatto del format originale, per la versione italiana è sicuramente vincente, tanto che in altri paesi adotteranno la nostra formula, rispetto a quella originale del programma.
La giuria di Si può fare è confermata anche il prossimo anno ?
Assolutamente si. Fortissimi Amanda, Pippo e Yuri Chechi, sono stati perfetti.
Passiamo a Tale e quale Show, quando tornerà esattamente e quante puntate saranno ?
Partiremo a metà settembre, sempre di venerdì e dovrebbero essere 10-11 puntate, terminando a fine novembre, mi sembra con uno stop per una partita di calcio.
E’ vero che c’è la coda di personaggi che vorrebbero partecipare a quel programma?
E’ vero. Ce ne sono tantissimi che si stanno proponendo, che chiedono di fare i provini e vanno a scuola di canto. Non è semplice fare il concorrente di Tale e Quale. Sono 10 puntate, vuole dire che ciascun concorrente deve proporre 10 nomi diversi, che in totale vuole dire 100 cantanti per stagione. Poi si arriva ai provini e quando li mettiamo alla prova sulle qualità vocali, ci accorgiamo che al di la del fatto che sono in grado di farne bene un paio, poi non possono reggere le 10 settimane del trasmissione. Ci vuole tanta fantasia da parte nostra per fare la squadra e tanto impegno per i protagonisti che vengono poi scelti.
Hai dovuto dire tanti no ?
Per ora siamo in una fase iniziale. Sicuramente, visto che fra poco dovremo iniziare a fare un trentina di provini ed i posti sono 10, matematicamente, ne dovrò dire almeno 20 di no (ride, ndr).
C’è un nome che volevi nelle altre edizioni e non c’è stato verso di portare ?
E’ un nome fantastico. Per un paio di volte era indecisa, quest’anno aveva deciso di si, ma per fortuna per lei non lo può fare, perché deve fare una cosa molto più bella che è fare la mamma: sto parlando di Bianca Guaccero.
Chi vorresti per la prossima edizione ?
Più che fare un nome, mi piace sottolineare che a Tale e Quale è più importante l’insieme della squadra. Vorrei riuscire a fare un bel cast, come sono riuscito in Si può fare. Spero di riuscire a creare anche quest’anno un bel gruppo, fatto di tanti sapori diversi. Da quella più celebre, a quella che non ti aspetti. Non è tanto importante il nome altisonante, quanto il team.
La giuria di Tale e Quale è confermata ?
Certo, non c’è motivo di cambiare. Se non per loro esigenze, ma non ne abbiamo ancora parlato. Fra un po’ andremo a chiudere, ma la nostra intenzione di averli ancora tutti e tre.
Veniamo ora all’Eredità. Un preserale schiacciasassi, che funziona ancora benissimo. Quest’anno ancora ottimi risultati. Inutile chiederti se sei soddisfatto
Assolutamente soddisfatto. Considera poi che quest’anno avevamo 3 giochi nuovi e mantenendo lo stesso tempo ne abbiamo aggiunto uno. La forza dell’Eredità è che ogni stagione l’attualizziamo con giochi nuovi, mantenendo comunque l’ossatura della trasmissione, che rimane sempre la stessa.
Ti viene mai voglia di tentare un nuovo preserale ?
Anche lo scorso anno ho fatto un numero zero, che però non ci convinceva particolarmente. Non è semplice trovare un preserale nuovo. Per esempio con tutti i giochi nuovi che ho inserito in questi anni nell’Eredità, probabilmente avrei potuto fare un preserale nuovo, ma ho preferito mantenere il medesimo ristorante, che ormai si è fatto un nome, inserendo nel menu ogni volta dei piatti nuovi. Se guardiamo poi alla concorrenza, negli ultimi anni si sono alternati credo qualcosa come 8 preserali diversi, fatti da fuoriclasse della Tv, quindi non è davvero facile trovare un programma giusto per questa fascia.
Fabrizio Frizzi ha condotto il programma nei migliore dei modi, con ottimi risultati di ascolto. A settembre tornerai, quando ci sarà la staffetta ?
L’avevo detto che avrei lasciato l’Eredità in ottime mani e anzi d’ora in poi si può tranquillamente dire che questo programma avrà due conduttori. Partirò io a metà settembre e la condurrò per un mesetto circa. Poi da metà ottobre, dovendomi impegnare per Sanremo, arriverà Fabrizio che la porterà avanti fino a fine febbraio, quindi da marzo tornerò io.
Non ti è venuto in mente di darla ad Amadeus l’Eredità?
Beh, era uno dei due nomi in ballo. Poi però la rete ha deciso di affidargli Reazione a catena. Come nomi andavano certamente bene tutti e due. Poi comunque credo sia stato meglio per Amadeus essersi cimentato in un prodotto nuovo, piuttosto che tornare sul luogo del delitto (ride, ndr).
Veniamo a Sanremo. Ma sei proprio sicuro? Lo farai davvero ?
Mi sembra proprio di si, io ci sto già lavorando. Stavolta non ho trovato scuse per non farlo (ride, ndr).
Sarai anche direttore artistico del Festival ?
Si
Sceglierai tu le canzoni o ci sarà un direttore musicale ?
Ci sarà un direttore musicale che mi supporterà nella scelta delle canzoni. Però la direzione artistica sarà mia. Farò tutto in prima persona. Mi assumo le responsabilità, come è giusto che sia. L’ho fatto in Miss Italia e lo faccio sempre nei miei programmi ed è giusto che lo faccia anche per il Festival. Poi se sbaglio, almeno sbaglio per colpa mia e non per altri.
C’è già il nome del direttore musicale del Festival 2015 ?
No, per il momento no. Ora sono nella fase in cui sto studiando come fare la gara e quale sapore dare al Festival, quindi non mi sono ancora occupato delle persone e dei singoli tasselli.
Parliamo della gara allora. Come hai intenzione di strutturarla? Farai le eliminazioni già alla prima serata? Porterai avanti le canzoni per più serate, ci saranno ancora le doppie canzoni per ciascun Big?
La doppia canzone non ci sarà. La rete mi ha chiesto di cambiare il meccanismo degli anni passati. Le prime sere ci permetteranno di sentire le canzoni e poi magari ad un certo punto inizierà la gara con un po’ più di pepe. Quindi scopriremo, se non proprio la classifica, almeno chi c’è ai primi posti e chi c’è in fondo, per capire chi rischia di essere eliminato e chi invece lo potrebbe vincere il Festival.
Ci sarà una giuria di qualità ?
Più che di qualità, vorrei mettere una giuria di esperti, che ci sarà l’ultima sera. Gente che ha avuto a che fare con la musica, o che ne ha a che fare. Possono essere disk-joceky, produttori, in questo ultimo caso ovviamente non persone che hanno in gara dei loro cantanti. Insomma persone che “masticano” musica come pane quotidiano.
Hai già pensato come bilanciare il peso della giuria con il televoto ?
Forse il televoto avrà un pochino di importanza in più, ma su questo stiamo ragionando in questi giorni. Ci sarà una grande importanza della sala stampa, dove spero ci siano tanti siti specializzati, oltre ai giornalisti della carta stampata ed ai rappresentati delle radio, che poi se vorranno, programmeranno i brani del Festival nelle settimane successive.
Ci sarà la gara dei giovani e dei Big come consuetudine ?
Ci sarà la gara dei giovani, che saranno 8 e la gara dei Big dall’altra parte.
Sai già quanti saranno i Big in gara ?
Per ora no, sto lavorando a delle varie soluzioni.
Ci saranno i tuoi sodali amici Panariello e Pieraccioni con te sul palco ?
Penso di no. Abbiamo fatto tante cose insieme, stavolta no.
Hai già in mente una partner per le serate del Festival ?
No davvero. Ora siamo alla prima fase, che è capire il meccanismo di gara e creare il regolamento. Poi da settembre a novembre penseremo all’ascolto delle canzoni e alla loro selezione e poi dicembre e gennaio costruiremo il programma televisivo vero e proprio, con i nomi, la partner femminile o le partner se ci saranno, etc.
Solita domanda, metterai al centro del Festival la musica ?
Questa è una cosa che sento dire tutti gli anni, io non lo dico. E’ chiaro che il Festival è un prodotto televisivo, però prima di tutto è una gara musicale, quindi cercherò di fare una bella gara musicale, cercando di selezionare delle belle canzoni, che possano essere fischiettate e che perché no, possano essere anche acquistate.
Sanremo, spesso e volentieri, è stato snobbato dai grandi della musica leggera, tenterai di convincere qualcuno a venire in gara nel tuo Festival ?
No, perché non ne sento la necessità. Non sento la necessità di avere dei nomi che ormai sono in una dimensione, per cui avrebbero addirittura difficoltà a trovare lo spazio per dedicarsi al Festival. Perché hanno altri impegni o perché stanno facendo concerti all’estero. Ci sono dei nomi che, nel percorso di una gara come è quello del Festival, è inutile farli intervenire, forzandoli a partecipare. Inoltre andrebbero a togliere un equilibrio di gara, verso gli altri partecipanti. Ritengo che sia una forma di rispetto verso queste grandi star e anche soprattutto nei confronti di chi è in gara. Se Ligabue, Zucchero, Renato Zero o Laura Pausini partecipassero al Festival, sarebbe quasi una vittoria scontata. Ma non perché sono più forti degli altri partecipanti, ma semplicemente perché sono in una dimensione diversa rispetto agli altri. Storicamente poi i grandi nomi non sono più venuti al Festival, proprio perché sono entrati in una dimensione internazionale che li rende più competitivi e più forti rispetto ad altri.
Chiudo chiedendoti un aggettivo per il tuo Sanremo
Pop (con la speranza di riuscire a farlo Pop).
Grazie a Carlo Conti e d’obbligo un in bocca al lupo per la sua avventura da direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2015.