Centovetrine, Linda Collini a Tvblog: “Per Cecilia arriverà un amore inaspettato, maturo, ma semplice nella sua quotidianità”
Tvblog intervista Linda Collini, che nella soap interpreta da sei anni Cecilia Castelli.
Prima che Centovetrine vada in pausa estiva, tra due settimane, noi di Tvblog abbiamo pensato di fare due chiacchiere con alcuni dei protagonisti della soap, per conoscerli meglio ma anche per scoprire qualche risvolto interessante di ciò che vedremo prossimamente. Iniziamo oggi da un’attrice molto amata del pubblico di Centovetrine, per più di un motivo: non solo perché ha saputo emozionare con le storie che l’hanno vista protagonista, ma anche perché ha dimostrato di essere davvero cresciuta molto artisticamente nel corso degli anni. Stiamo parlando di Linda Collini, che nella soap interpreta Cecilia Castelli, la giovane ereditiera che decide di cambiare vita e diventa una poliziotta dotata di grande fiuto investigativo. A Centovetrine Linda deve moltissimo: non solo ha mosso su questo set i suoi primi passi da attrice, ma a San Giusto Canavese, dove si gira, ha trovato anche l’amore col collega Jgor Barbazza.
Se il tuo personaggio, Cecilia Castelli, in amore non è proprio fortunata, la stessa cosa non si può dire per te che sul set di Centovetrine hai trovato l’amore, sfatando il detto che è meglio non mischiare lavoro e amore. Com’è lavorare con il proprio compagno di vita?
È sicuramente meno semplice di quanto si possa pensare, ma io e Jgor siamo riusciti a rendere le cose più facili separando il nostro essere colleghi dal nostro essere compagni di vita. Sul set mettiamo da parte la nostra confidenza, trasformandola in complicitá lavorativa.
Cecilia Castelli ha avuto una profonda trasformazione nel corso degli anni. Preferivi interpretare il tuo personaggio degli inizi o quello di ora?
Gli autori hanno reso Cecilia protagonista di storie diverse e alcune difficili che mi hanno permesso di mettermi alla prova e di sperimentare molto a livello attoriale. Oggi, forse più di ieri, provo una grande soddisfazione ed un grande divertimento nell’interpretarla.
Dopo sei anni di Centovetrine tiriamo un po’ le somme: quali sono le cose che hai imparato sul set? Quali li aspetti che ami di più e infine quelli che ami di meno di questo lavoro?
Ho imparato tanto, come il far parte di un meccanismo di produzione particolare per tempi e pianificazione e interpretare un personaggio per molto tempo senza perdere stimoli e impegno. Amo costruire un personaggio, crearne la memoria, giocare a sperimentare e mettermi alla prova con caratteri difficili e poliedrici. Non amo i pregiudizi e la poca tutela che a volte viene riservata a chi fa parte di questo sistema.
Per quello che ovviamente ci puoi raccontare, per Cecilia dopo le delusioni sentimentali arriverà il grande amore?
Finalmente sì e sarà un amore inaspettato, maturo, ma semplice nella sua quotidianità in cui molti dei nostri telespettatori potranno identificarsi (e noi scopriamo da un comunicato dell’ufficio stampa che si tratta di Damiano!).
A parte Jgor Barbazza, c’è qualcuno dei colleghi di set col quale si è istaurato un rapporto speciale, che va al di là del lavoro?
Con tutti i colleghi c’è un bel rapporto che va al di là dell’esperienza di set, ma non posso non riservare un posto speciale per Sara Zanier, mia ‘sorella’ di set e Max Vado che insieme a Jgor hanno condiviso con me i primi copioni e le prime scene e che hanno contribuito a rendere la mia esperienza di Centovetrine ancora più bella.
L’impegno sul set di una soap è spesso totalizzante. Non senti la mancanza di poter fare anche altro?
Ho avuto la possibilità di cimentarmi anche in altro come cinema e fiction. Conto di continuare in questa mia crescita professionale e spero che Centovetrine rappresenti comunque un punto di partenza.
Pensando agli altri personaggi della soap, ce n’è uno che ti sarebbe piaciuto interpretare se non avessi avuto il ruolo di Cecilia?
Forse Serena (mia sorella nella soap), un personaggio positivo, volitivo e dai valori incrollabili, caratteri di cui al giorno d’oggi credo ci sia sempre più bisogno.
C’è invece in te qualcosa di Cecilia o siete completamente diverse? E c’è un aspetto del suo carattere che ti piacerebbe invece avere?
Con Cecilia mi accomuna la grande determinazione e una fiducia incrollabile nei sentimenti. Sicuramente le invidio un po’ di istinto.
Centovetrine è una delle soap italiane più longeve, oltre che una delle più amate dal pubblico. Da cosa credi dipenda questo successo e l’affetto del pubblico?
Centovetrine da più di 14 stagioni rappresenta una fonte di evasione e di sogno per i tanti telespettatori che ogni giorno ci dimostrano un grande affetto. Altro punto di forza, oltre alle storie è sicuramente rappresentato dalle tante persone, attori registi e maestranze che lavorano quotidianamente e con grande impegno perché Centovetrine continui far sognare.
Per concludere e salutarci, c’è un ruolo che ti piacerebbe particolarmente interpretare nella tua carriera artistica?
Solo uno? Sono tanti i ruoli che mi piacerebbe interpretare, magari un personaggio di un’altra epoca in una fiction in costume o un bel ruolo comico, dopo tanto piangere di Cecilia, ho voglia di far ridere! A tale proposito invito i telespettatori a continuare a seguirci perché le storie di Centovetrine potrebbero avere un risvolto ‘inaspettato’, più leggero e dal sapore ‘comedy’.
Per l’intervista si ringrazia MIA International Media Agency e la pagina Facebook ufficiale della soap.