Furore – Il vento della speranza, conferenza stampa: tutte le dichiarazioni
Le dichiarazioni dei protagonisti della nuova fiction Ares in onda su Canale 5
13.11 Finisce la conferenza.
13.07 Domanda di TvBlog: In queste ore molti siti rilanciano le foto pubblicate da Di Più relativa alla scazzottata tra Morra e Testi in un bar per questioni di rivalità sentimentali. Siamo nell’ambito della fiction o della realtà? E come mai, se le foto risalgono al periodo delle riprese, sono state pubblicate a pochi giorni dalla messa in onda della fiction?
Testi: È successo di recente e non sul set. Morra mi ha già chiesto scusa, non ne voglio più parlare anche perché è una brutta forma di pubblicità.
Abbiamo chiesto anche del budgtet utilizzato per la fiction. Antonucci: “Il 30% in meno di quello che costano in media la serie della Rai”.
13.04 Secondo Tarallo Morra somiglia a Delon, Testi a Salvatori. Poi dice che Borghezio non è nemmeno un essere umano.
13.00 Tarallo concorda sul fatto che il razzismo nei confronti del Sud esista anche se senza alcune esasperazioni. E nomina Borghezio. Citazione di Rocco e i suoi fratelli in apertura della prima puntata? Tarallo: “Ci saranno parecchie citazioni del cinema di quegli anni”. Inturri: “Alcune sono inconsapevoli”.
12.59 Inturri: “Abbiamo girato in Liguaria ma non abbiamo nulla contro i liguri. Non abbiamo raccontato una storia realmente accaduta in quei luoghi”.
12.58 Tarallo ammette che non capiva all’epoca perché veniva insultato. Intanto viene spiegato che sono state 16-18 settimane di riprese sulla costiera ligure.
12.54 Domande dei giornalisti. Chiesti maggiori dettagli ao Tarallo sui suoi ricordi di discriminazione subita: “A un ragazzino presero un quaderno e lo buttarono nella fontana. Nei piccolo centro il razzismo era molto forte, a Genova forse no. Mi dicevano che puzzavo, comprai un profumo. Fino a quando ho picchiato alcuni bambini, anche ferendoli”.
12.53 Yari Gugliucci, che interpreta il brigadiere Fidanzati, ammette prima di salire sul palco che nemmeno si ricorda il nome del suo personaggio.
12.51 Elena Russo: “I napoletani non vengono ben visti in alcune parti, a mio cognata a Milano non hanno affittato casa perché è napoletana. Mi sono infatuato professionalmente di Stefano Dionisi”.
12.49 De Sio: “Mi dicono che interpreto sempre personaggi forti, ma io non ho mai visto personaggi mosci”.
12.47 Parlano anche Stefano Dionisi, Giuliana De Sio, la quale interpreta una “sindacalista, femminista, comunista, una donna pensante, che avrà una relazione con un operaio, Saro”.
12.46 Parlano gli attori. Inizia Testi che definisce il suo personaggio “basico”, quindi la Coppola che parla di “ruolo più maturo mai interpretato”. Quindi Morra sul suo personaggio: “è impulsivo”.
12.40 Tarallo nota che ancora oggi alcuni politici fanno della loro filosofia politica l’ostilità verso gli stranieri.
12.38 Tarallo racconta che “per noi è la prima volta che ci occupiamo di un tema sociale”. Poi spiega di avere origini napoletane e di aver vissuto in prima persona la derisione nei suoi confronti. Sui personaggi “Hanno un discreto tasso di razionalità”.
12.37 Antonucci spiega che questa è l’ultima fiction stagionale e definisce un vero talento il regista Inturri.
Siamo una rete commerciale e per vocazione non facciamo argomenti sociali, ma in questo caso si parla di un periodo storico in cui ci fu emigrazione particolare. I meridionali venivano visti in un certo modo, non che ci fosse un razzismo.
Tra pochi minuti inizierà a Roma la conferenza stampa di presentazione di Furore – Il vento della passione, la nuova fiction Mediaset in onda a partire da mercoledì 14 maggio per sei puntate su Canale 5. TvBlog la seguirà in liveblogging.
All’incontro con i giornalisti sarà presente il cast di attori, formato da Francesco Testi (Vito), Massimiliano Morra (Saruzzo), Giuliana De Sio (la sindacalista Irma), Alessandra Martines (Luciana Belgrano), Cosima Coppola (l’ex prostituta Concetta) e Tullio Solenghi (il sindaco Gianluca Belgrano), il regista Alessio Inturri, il produttore della Ares Film Alberto Tarallo e il direttore della fiction di Canale 5 Antonino Antonucci Ferrara.
La serie è ambientata negli anni Cinquanta e racconta la crisi in Italia nel dopoguerra, con il Sud in profonda povertà e l’immigrazione al Nord in cerca di fortuna e di lavoro. Al centro di Furore le avventure della famiglia Licata. Negli scorsi giorni vi abbiamo raccontato della polemica legata al tema del razzismo, che la fiction in qualche modo alimenterebbe raccontando la diversità tra Nord e Sud, la cattiva considerazione che i nordisti (in questo caso i liguri) avevano (hanno?) dei meridionali e le difficoltà di integrazione.