Specchio segreto, 60 anni di tv in 60 interviste di Aldo Dalla Vecchia: “Le chiavi di casa mia le affiderei solo alla Cuccarini”
Specchio segreto è il secondo romanzo dell’autore tv Aldo Dalla Vecchia, che ripercorre sessant’anni di tv attraverso sessanta interviste a personaggi dello spettacolo, fatte in più di vent’anni di carriera
Sessant’anni di tv ripercorsi in più di un quarto di secolo di carriera. Aldo Dalla Vecchia, noto autore televisivo e giornalista di spettacoli, ha riassemblato l’intera sua attività di collaboratore per i più svariati settimanali, da Epoca a Sette fino a Tv Sorrisi e canzoni e A. Il risultato è il suo secondo libro, dopo il premiato romanzo Rosa Malcontenta, edito da SEI: Specchio segreto (evidente omaggio all’omonimo programma cult di Nanni Loy)
Quel che più mi ha personalmente colpito, al di dà della capacità dell’autore di ritrarre ogni personaggio in un affresco biografico (un arte che non è da tutti), sono i suoi commenti introduttivi a ciascun’intervista. Dalla Vecchia ripercorre, infatti, le sensazioni provate prima e dopo l’incontro riavvicinato con ciascuna celebrity.
Di Lorella Cuccarini, ad esempio, dice che “è l’unica a cui affiderei le chiavi di casa in mia assenza”, perché “non è mai cambiata: dritta, leale, niente divismi o capricci da star, zero isterie e spintoni. Insomma, una delizia e una rarità. Insieme a pochissime altre (a caldo mi vengono in mente Cristina Parodi e Natasha Stefanenko) dovrebbero farla dichiarare specie protetta dal Wwf”.
Di Barbara D’Urso, invece, dice:
“Raramente mi è capitato di conoscere qualcuno così votato al lavoro e alla causa televisiva. A un certo punto andava in onda mattino, pomeriggio e sera, ed era la donna più felice del mondo; feriali e festivi, ed era pazza di gioia. Mi sono sempre chiesto dove trovi il tempo di fare tutto il resto, e cioè vivere”.
Dalla Vecchia spezza nel suo libro una lancia a favore di Francesca Senette, lanciando invece una frecciatina a Milly Carlucci:
“In fin dei conti che colpa ne ha se per tanto, troppo tempo è stata la cocca di Emilio Fede al Tg4? Come si è visto, ha scontato a sufficienza, e ancora sta scontando, quel privilegio iniziale (ma è stato veramente un vantaggio?). Sia come sia, sappiate che, sul lavoro, Senette è seria e sgobbona, puntigliosa e pignola, infaticabile e rigorosa. E anche se, a detta di tutti, non possiede il dono della simpatia, vi pare che una come Milly Carlucci (giusto per farsi una nemica in più) sprizzi simpatia da tutte le extension?”.
Signore della tv a parte, Dalla Vecchia ha intervistato anche più volte vere istituzioni dello spettacolo (in anni in cui erano più inafferrabili rispetto a oggi, va detto) come Sandra Mondaini e Raimondo Vianello:
“Ogni volta non vedevo l’ora di incontrarli, perché erano esattamente come uno si immaginava che potessero essere, e in video non facevano altro che mettere in scena la loro vita reale, con le battute (di lui), i musi (di lei), i battibecchi e i sorrisi (di entrambi), le situazioni strampalate e assurde. Quando ci mancate!”.
Se Specchio segreto ha in apertura una prefazione di Maurizio Costanzo, in chiusura contiene un’intervista inedita a Pippo Baudo, realizzata qualche mese fa prima della pubblicazione. Il presentatore per eccellenza racconta come nascevano i suoi programmi:
“Erano sempre molto pensati, ripensati, scritti, riscritti, ‘macerati’. Facevamo riunioni che duravano settimane intere, nella mia casa, che adesso non ho più, a Morlupo, alle porte di Roma. In quella casa sono passati veramente tutti, da Antonio Ricci a Beppe Grillo a Massimo Troisi. Avevamo dei grandi tazebao bianchi che riempivamo di scritte, ed eravamo capaci di buttare via tutto ciò che si era costruito fino alla sera prima, e di cambiare in corsa uno spettacolo”.
Baudo spiega anche perché, negli ultimi anni, ha preferito concentrarsi sulla divulgazione conducendo programmi culturali come Novecento e il Viaggio:
“Sono nato come presentatore, ma adesso a fare questo ci sono Paolo Bonolis, Carlo Conti, Fabrizio Frizzi. Non posso più mettermi nella loro stessa lunghezza d’onda, sarei solo un vecchio clown truccato da giovane”.
Tutto questo è solo un assaggio di Specchio segreto, che merita un posto in prima fila nel collezionismo di un telestimatore.