Olimpiadi 2012: Raisport si riscatta con la clip dedicata a Tania Cagnotto (e in sottofondo “La cura” di Battiato)
Cronaca di una mattina olimpica da Raisport, tra clip commoventi per Tania Cagnotto, zittometri per Bragagna e telecronisti medagliati
Cronaca di una mattinata olimpica su Raisport.
La telecronaca della canoa K1 1000, dove è impegnato anche l’azzurro Maximilian Benassi, viene affidata a Federico Calcagno, reduce dai trionfi della scherma (con tre ori, due argenti e due bronzi, sarà il telecronista più medagliato di Londra 2012). Calcagno, però, si trova più a proprio agio tra fioretti e sciabole che non in acqua: a metà gara, infatti, annuncia con entusiasmo che Benassi è quarto, mentre l’italiano è palesemente ultimo (settimo), a netta distanza dai concorrenti. E infatti, in ultima posizione terminerà la gara.
La Rai compensa tutti gli strafalcioni e gli errori compiuti nella prima settimana con una fantastica clip di poche decine di secondi dedicata a Tania Cagnotto e a papà Franco: sulle note di La cura di Franco Battiato, scorrono immagini della carriera e dell’infanzia della tuffatrice bolzanina. Commovente, senza altre parole.
Franco Bragagna e Paolo Bellino devono fare i conti per tutta mattina con i computer fuori uso. Quando poi le apparecchiature tornano a funzionare, a complicare il loro lavoro ci si mette il riflesso del sole. Bragagna: “I telespettatori a casa si chiederanno: ma sanno leggere i telecronisti? La risposta è: sì abbiamo già imparato, ma allo stadio quando spunta il sole è abbagliante. Sulla strumentazione e sul monitor si vede niente, e non sempre i maxi schermi indicano il risultato”.
Mentre Bragagna insegna agli spettatori come si pronuncia “West Ham” (con la “a” molto aperta), su Twitter Leonardo Romanelli reclama: “Regalate uno zittometro a Franco Bragagna o, meglio, fondiamo un movimento che liberi i suoi collaboratori!”.
Foto | © TMNews
Altra gaffe di Bragagna (se non abbiamo sentito male): l’ex collaudatore della Ferrari Luca Badoer viene chiamato Fabrizio. Poco dopo, usa la parola “poplite”. Sfido a trovare un telecronista che negli ultimi cinquant’anni abbia usato la parola “poplite” (è un complimento). E’ fatto così, Bragagna: per questo gli perdoni tutto, lapsus compresi.