Cosmos, il documentario della Fox prodotto da Seth MacFarlane e promosso da Barack Obama che porta la scienza in prima serata
Sulla Fox America va in onda Cosmos: A Spacetime Odyssey, documentario che riprende la serie di Carl Sagan del 1980. A produrre, oltre ai produttori originali, c’è Seth MacFarlane, mentre il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in un video, promuove il progetto tv
UPDATE 19:35 Un lettore ci segnala che “Cosmos” andrà in onda dal 16 marzo alle 20:55 National Geographic Channel (canale 403 di Sky). La prima puntata sarà in contemporanea su Fox (canale 111), Foxlife (canale 113), Foxcrime (canale 115) e Fox Retrò (canale 118).
La Fox, ieri sera, ha compiuto un gesto molto coraggioso per un network generalista: invece che trasmettere una serie tv o un talent show, la rete ha infatti mandato in onda la prima puntata di “Cosmos: A Spacetime Odyssey”, sequel del celebre documentario sull’evoluzione e sullo spazio andato in onda sulla Pbs nel 1980. Una mossa coraggiosa, perchè la Fox è il primo network a trasmettere in prima serata, in America, una serie di tredici episodi che vuole spiegare al pubblico l’universo e l’origine dell’uomo in modo da essere più semplice possibile.
Il progetto riprende lo show di trent’anni fa, quando a condurre c’era Carl Sagan, scomparso nel 1996. L’idea, come l’originale (che da noi fu usato all’interno di alcune puntate di “Quark”), è quella di divulgare la scienza attraverso l’uso di effetti speciali ed un linguaggio facile da seguire, aggiornandosi alle più recenti scoperte scientifiche.
A produrre la serie, oltre a Steven Soter e Ann Druyan, moglie di Sagan, che già produssero lo show originale, c’è anche Seth MacFarlane: il creatore de “I Griffin” ed “American Dad”, infatti, ha ammesso di essere stato un fan della serie quando era piccolo e di voler riportare in tv un documentario come quello, sfruttando le sue conoscenze alla Fox.
Il suo contributo ha permesso alla Fox di dare il via alla realizzazione del documentario: tredici puntate in onda la domenica sera in prima serata. Non solo: la 20th Century Fox ha deciso di promuovere la serie mandandola in onda su dieci canali del suo gruppo, tra cui, oltre alla Fox, anche National Geographic Channel, che trasmette l’episodio il giorno dopo. Un impegno notevole, che vuole portare “Cosmos” ad essere popolare come la serie originale, che vinse un Emmy Award e che fu vista da più di settecento milioni di americani.
A condurre la nuova serie c’è l’astrofisico Neil deGrasse Tyson, che porta autorevolezza ad un documentario che, stando alle prime immagini, stupisce e sembra pronto a replicare il successo della serie del 1980. Ed a dare l’ok c’è stato anche il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che ha registrato un messaggio, trasmesso alla fine della prima puntata, in cui incoraggia il pubblico a scoprire le meraviglie dell’universo e della scienza:
“L’America è sempre stata una nazione di esploratori senza paura che hanno sognato in grande e raggiunto obiettivi più lontano di quanto immaginassero”, ha detto Obama, che ha visionato un’anteprima della produzione il mese scorso durante il White House Film Festival. “Oggi stiamo facendo il possibile per portare lo stesso di capacità ad una nuova generazione, perchè ci sono nuove frontiere da esplorare ed abbiamo bisogno di americani desiderosi di esplorarle. Aprite i vostri occhi, ed aprite la vostra immaginazione. La prossima grande scoperta potrebbe essere la vostra”.
Il primo episodio di “Cosmos: A Spacetime Odyssey” è stato visto sulla Fox da 5,7 milioni di telespettatori (2.1 rating nella fascia 18-49 anni), a cui si aggiungono gli ascolti delle altre reti via cavo. Numeri che permettono al network di poter dire che il coraggio di mandare in onda un documentario -ben realizzato e capace di tenere incollati davanti al piccolo schermo anche i più “diffidenti” verso il genere- è stato ripagato.