Cronache Marziane, uno show indimenticato
Gli aficionados lo reclamano (anche sulle pagine di Tvblog) e i teledipendenti più attenti si domandano ancora le ragioni della sua inattesa chiusura. Stiamo parlando di Cronache Marziane, uno dei programmi più rimpianti di Italia1 che ha conquistato in poche settimane un ascolto superiore al 14% di share diventando un appuntamento irrinunciabile per il pubblico
Gli aficionados lo reclamano (anche sulle pagine di Tvblog) e i teledipendenti più attenti si domandano ancora le ragioni della sua inattesa chiusura. Stiamo parlando di Cronache Marziane, uno dei programmi più rimpianti di Italia1 che ha conquistato in poche settimane un ascolto superiore al 14% di share diventando un appuntamento irrinunciabile per il pubblico giovanile.
Fabio Canino conduceva questo talk show sopra le righe ambientato su Marte, in cui la Terra e le sue stravaganze erano viste con gli occhi dei marziani. In un susseguirsi di ospiti dal background trasgressivo, filmati improbabili e collegamenti demenziali, il conduttore e i suoi opinionisti non facevano altro che sottolineare che sono i marziani a stupirsi dei terrestri. La trasmissione ha consacrato veri e propri personaggi di culto come Flavia Cercato, Candida Morvillo, Bambola Ramona, Brigitta Bulgari, padre Apeles, Marxiano Melotti, Roberto da Crema e Immacolata Gargiulo.
Eppure, Cronache Marziane ha ballato per una sola stagione, suddivisa in due cicli che videro il primo giovarsi del talk post-Gf al giovedì sera (con accoglienza in studio dell’eliminato) e il secondo riprendere dopo una lunga pausa natalizia (dal 16 dicembre 2004 al 7 febbraio 2005) con la netta svolta verso contenuti gay oriented. Il provocatorio show, che ha letteralmente conquistato un pubblico italiano a caccia di emozioni forti sin dal debutto del 7 ottobre 2004, ha dunque chiuso i battenti anzitempo, il 6 maggio 2005.
E in molti ci chiediamo ancora… perchè mai un programma vincente in termini di ascolti e rumore mediatico è stato cancellato da una tv commerciale?
Marco Bassetti, patron Endemol, ha così risposto qualche settimana fa a un nostro tentativo di fare chiarezza e scoprire la verità:
“Ormai gli investimenti si concentrano sul prime time anche quando si tratta di programmi di acquisto (quindi non soltanto de Le Iene). Non a caso su Italia1 fanno la serata Medical che dura tutta la notte. Il prime time, insomma, tendono a prolungarlo ed è inutile partire con un programma complesso. Eppure sono convinto che Cronache avesse delle potenzialità spaventose”.
Eppure, a svelare l’altro lato della vicenda, quello che si tende a mantenere ben nascosto per non smuovere troppo le acque, è il critico tv Francesco Specchia in un suo recente editoriale:
“E’ una lezione che dovrebbe tenere a mente anche Chiambretti, che negli ultimi mesi ha fatto prendere al geniale Barnum di Markette la piega di Cronache marziane. Che chiuse perché i gay lo ritenevano noioso e gli etero noiosamente respingente…”
Anche ai tempi della messa in onda, infatti, Cronache Marziane iniziò a scontare dure critiche per la piega ‘diversa’, oltre che trash, presa dai temi dibattuti in studio. E c’è anche da aggiungere che il suo straripante successo di allora non è mai andato troppo a genio a Maurizio Costanzo, che oltre a mal sopportare di ricevere concorrenza in casa, perdeva il diritto di prelazione sui reduci del reality, abituati ad andare prima ospiti nel suo salotto domenicale. Nel secondo ciclo della stagione le due puntate settimanali si ridussero a una e persero comunque l’appeal innovativo degli inizi, insistendo su clichè triti e ritriti.
Una concomitanza di fattori, insomma, ha fatto sì che un gioiellino della programmazione generalista abbia brillato per poche settimane, per poi andare incontro a una repentina usura.
Di recente, Canino ha dichiarato di voler proseguire sullo stesso filone di Cronache per un programma accattivante su Raidue. Ma la sensazione generale è che combatterà ancora a lungo con il fantasma di un’avventura indimenticata.