Braccialetti rossi, confermata la seconda stagione. Degli Esposti: “Basta cloni”
Il produttore di Braccialetti rossi conferma la seconda stagione sul Corriere della sera e spera non ci siano fiction cloni
Braccialetti rossi avrà una seconda stagione. A confermarlo è il produttore Carlo Degli Esposti sulle pagine del Corriere della sera:
“Abbiamo iniziato a scriverla, sarà girata nello stesso agriturismo in Puglia, con lo stesso regista Giacomo Campiotti e crescerà con gli stessi ragazzi protagonisti delle prime sei puntate”.
La serie è diventata un fenomeno di tendenza tra i giovanissimi, avendo abbassato l’età media del pubblico: il 40% è sotto i 24 anni:
“Tenendo conto che la media abituale degli spettatori di RaiUno è ove 60, è evidente che esiste la possibilità di svecchiare la platea delle reti generaliste. Non serve fare convegni per interrogarsi su come attrarre pubblico giovane, basta realizzare prodotti mirati”.
170 mila fan su Facebook nelle prime quattro settimane, #braccialettirossi trending topic su Twitter, 25-30 mila fan ciascuno per i profili social degli attori. Questi sono solo alcuni dei numeri da capogiro della fiction, che ha stimolato anche un ritorno ai raduni dei fan.
Cult anche la colonna sonora firmata da Niccolò Agliardi (la sigla Conta è cantata da Francesco Facchinetti) e impreziosita dal contributo di tantissimi cantanti italiani, da Tiziano Ferro a Emma e Emis Killa, passando per Vasco Rossi e Laura Pausini.
Il merito è soprattutto di Albert Espinosa, autore della sceneggiatura spagnola da cui è stata tratta la versione italiana (ma lo stesso Steven Spielberg ha acquistato il format per gli Stati Uniti). Degli Esposti dice che è andato a trovarli sul set:
“E’ un uomo di 40 anni con un’esperienza dolorosa: ha perso una gamba per un tumore alla tibia, che però è riuscito a vincere. Pur essendo un ingegnere chimico, è tra i più noti scrittori spagnoli. Non ci ha dato consigli, ma ha visto emergere dal nostro gruppo di giovani interpreti lo stesso clima che ha vissuto quando si trovava in ospedale. Tutti per uno, uno per tutti”.
Il produttore di Braccialetti rossi ha solo una paura:
“Così come sono nati tanti cloni del celebre Commissario Montalbano – di cui pure è produttore ndr – spero che non accada anche con questa serie”.