Giusto ieri su TvBlog, si disquisiva della trash-rissa gentilmente offertaci dal programma Quinta Colonna, raccontata per filo e per segno dall’articolo di Massimo Galanto. Il nocciolo della questione era il seguente: quando in una trasmissione tv, si invitano ospiti di un certo tipo, l’obiettivo è metterli in contrapposizione e aspettare sapientemente che la miccia si accenda e che la festa cominci.
Non stiamo parlando di un’usanza inedita ma di un vizio televisivo, ormai, ben consolidato: in molti casi, inoltre, il dettaglio che urta particolarmente è il conduttore che prende le distanze se il trash prende vita nella sua trasmissione quando in realtà egli stesso ne è il principale fautore. I nervi, a fior di pelle…
Linea Gialla, il programma di Salvo Sottile di La7, ultimamente, è caduto in pieno in questo vizio. Già qualche settimana fa, ad esempio, Sottile invitava Vittorio Sgarbi: il critico d’arte, con un triplo carpiato con avvitamento, riusciva a passare dall’argomento usura all’argomento musei e se solo veniva interrotto, anche per un secondo, prendeva immediatamente fuoco neanche gli avessero offeso i genitori.
Sgarbi è come una band che ha cambiato front-man: l’originale è lui ma ormai sembra un imitatore di se stesso. Nonostante il suo sia un personaggio usurato, c’è ancora chi pensa che le sue follie verbali possano corroborare gli ascolti. Tra gli illusi, figura anche Salvo Sottile.
E anche stasera, il giornalista ex Quarto Grado, è cascato di nuovo nello stesso tranello. La puntata di stasera di Linea Gialla ha avuto un ospite di peso: Raffaele Sollecito. Sottile ha avuto la splendida idea di farsi accompagnare nell’intervista da una colpevolista (la vulcanica ma comunque misurata Roberta Bruzzone) e da un innocentista (il giornalista Vittorio Feltri).
Feltri ossia la scelta acchiappa-ascolti di stasera, fallita clamorosamente, che ha regalato perle di trash evitabilissime.
Il giornalista, contro la magistratura ormai quasi aprioristicamente, ha dispensato affermazioni di questo tipo:
Raffaele non aveva alcun interesse ad uccidere questa ragazza. Dal punto di vista sessuale, Meredith non era una meta inarrivabile.
Stiamo giocando ai piccoli chimici con tutte queste perizie!
Per quale motivo Raffaele ha ucciso? La volevi sco*are? Non era neanche una ragazza eccezionale…
Potevi restare a Santo Domingo invece che tornare in Italia che è una schifezza. Io non ho apprezzato il fatto che è tornato perché in Italia se vogliono fotterti, ti fottono…
Nel dubbio, mi tolgo dalle palle.
Sono stati utilizzati metodi artigianali. Sono metodi sciatti, da incapaci. Tutto questo mi fa paura. Io parlo bene dei magistrati perché ne ho terrore. Siamo di fronte a giovani e ad una vittima che merita giustizia. Io sarei scappato o in alternativa mi sarei suicidato. Chiedete a lui cosa vuol dire star 25 anni in galera!
Ma uno ammazza una ragazza e si porta il coltello a casa e non cancelli nulla? Quindi, Raffaele è anche un co*lione!
Nell’ordine, Feltri ha offeso una ragazza morta assassinata sulla base dell’aspetto fisico, ha alluso a complotti della magistratura e ha istigato all’evasione e al suicidio.
Da parte sua, c’è stata una costante e artificiosa ricerca a tutti i costi della frase shock, dello slogan provocatorio, una ricerca fallita senza se e senza ma. L’unico particolare chiaro a tutti è stata la sua totale incompetenza sull’argomento trattato.
Per carità, ognuno è libero di dire ciò che vuole ma dinanzi ai tweet di protesta degli spettatori, poi, non si può replicare in questo modo:
Non volevo offenderla, volevo solo capire il movente…
Come se fosse un serial tv.
Con queste scelte, Salvo Sottile sta facendo fatica a nascondere un’insicurezza ormai immane riguardo il suo programma che, nonostante mesi di messa in onda, stenta ancora a decollare.
Non è un caso che, nella medesima puntata, hanno presenziato anche Lara Comi, eurodeputato di già nota fama televisiva, e Efe Bal, la famosa escort trans, che, in chiusura di trasmissione, ha regalato agli spettatori la seguente buonanotte:
Sono rimasta 45 minuti di fila con il ca*zo e il c*lo di fuori…