Anna Maria Tarantola si riduce lo stipendio, Luigi Gubitosi il contratto: colpi di forbici in Rai
Il presidente della Rai Anna Maria Tarantola guadagnerà 82mila euro in meno del suo predecessore Paolo Garimberti.
Mera operazione di facciata o reale intenzione di adottare un basso profilo? Anna Maria Tarantola, neo-presidente della Rai, ha deciso di tagliarsi lo stipendio: la sua proposta è stata immediatamente accolta dal Consiglio di Amministrazione all’unanimità. Tarantola, quindi, guadagnerà 366mila euro lordi all’anno, vale a dire 82mila euro in meno rispetto a Paolo Garimberti, suo predecessore, che intascava ogni anno 448mila euro (98mila euro in qualità di consigliere e 350mila euro per l’indennità di presidente).
Un colpo di forbici deciso, dunque, alle entrate di Tarantola, che in ogni caso si porterà a casa – centesimo più, centesimo meno – un migliaio di euro al giorno. Non male.
Nel dettaglio, Tarantola percepirà un’indennità di presidente di 300mila euro, a cui andranno aggiungersi i 66mila euro previsti per i consiglieri (il cui compenso è stato recentemente tagliato del 30 %).
Anche il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, già al centro delle polemiche per il suo stipendio non propriamente modesto, è entrato in clima spending review, e ha chiesto di modificare la durata del proprio contratto: non più a tempo indeterminato, ma con scadenza a tre anni.
Si tratta di due decisioni che rispettano, evidentemente, quanto Tarantola aveva annunciato nel proprio discorso di insediamento, nel quale auspicava per la tv pubblica
una situazione economico-finanziaria-patrimoniale in equilibrio e sostenibile nel tempo, che consenta di conseguire anche un nuovo e profittevole posizionamento sul mercato
Se le decisioni assunte rappresentino solo un’operazione di maquillage (un po’ di trucco per distrarre l’attenzione) o un segnale di un’effettiva volontà di cambiamento, sarà solo il tempo a dirlo.