Sanremo 2014, Rai conferma: «Festival in attivo di 2,7 mln, nessun rimborso agli investitori»
Con una nota stampa, la Rai conferma il saldo attivo del Festival e ribadisce che, per contratto, non è prevista nessuna compensazione per i clienti pubblicitari.
Calato il sipario su Sanremo 2014 – quel sipario che quasi profeticamente non voleva alzarsi la prima sera – non cessano le polemiche intorno a un Festival che ha registrato uno dei peggiori ascolti degli ultimi anni, ma che soprattutto non ha convinto per la sua costruzione. Mentre Fazio ammette qualche errore e parla di “uno sgambetto mal riuscito” per il minacciato suicidio del debutto, la Rai scende in campo per ribadire, una volta di più di quanto non fatto in conferenza stampa, che il saldo del Festival è in attivo e che nonostante gli ascolti non proprio esaltanti non sono previste forme di compensazione per gli investitori pubblicitari. Anche se non è difficile immaginare che i clienti abbiano acquistato spazi immaginando ascolti più vicini ai record del 2013 che non al tonfo del 2008.
A riaprire il ‘caso’ – in verità mai chiuso e che ha al contrario attraversato il Festival fin dalla conferenza del 10 febbraio – ci ha pensato oggi La Stampa che ha titolato “La Rai ci rimette 6 milioni di pubblicità”.
«Una débâcle che secondo le prime stime potrebbe “costare” circa 6 milioni di euro (i più ottimisti parlano di circa 5 milioni 600 mila euro). Soldi che come ha fatto sapere il direttore di Raiuno, Giancarlo Leone, la Rai non dovrà restituire ma che certamente, però, dovrà compensare (in termini di passaggi pubblicitari) nel corso dell’anno. Insomma, una sorta di scambio merci che, fa osservare un alto dirigente Rai, “se è vero che quei soldi non peseranno materialmente sulle casse dell’azienda” alla lunga, però, si ripercuoteranno anche sul prossimo Sanremo ma anche nella ricerca pubblicitaria del palinsesto primaverile»
scrive, tra le altre cose, il quotidiano, cui la Rai ha deciso di rispondere con una nota nella quale si fanno due conti. Una nota ‘forse’ suggerita dal direttore di Rai 1 Giancarlo Leone che questa mattina su Twitter suggeriva al direttore de La Stampa, Mario Calabresi, a “far verificare le fonti”.
@FestucciaPaolo Rai non perde € 6 milioni ma guadagna € 2.7 milioni con @SanremoRai . Invito @mariocalabresi a far verificare le fonti.
— Giancarlo Leone (@giankaleone) 24 Febbraio 2014
In pratica nella nota si conferma quanto detto nella conferenza di apertura del festival (e che trovate di seguito nel post), ovvero che i ricavi pubblicitari ammontano a 20.140.000 di euro netti cui si aggiungono 600mila euro di biglietti venduti all’Ariston per un ricavo netto di 2.740.000 di Euro.
«In relazione ad informazioni erronee e prive di fondamento pubblicate oggi su alcuni quotidiani, si chiariscono – come già fatto nei giorni scorsi – i costi ed i ricavi del Festival di Sanremo 2014. A fronte di costi per l’intera manifestazione 2014 pari a € 18 milioni (11 milioni Rai e 7 per il costo della Convenzione con il Comune di Sanremo), i ricavi sono i seguenti: ricavi pubblicitari lordi di € 23.700.000 pari ad un ricavo netto di € 20.140.000. Ricavi netti da vendita biglietti del Teatro Ariston pari a € 600.000. Il totale dei ricavi netti Rai è stato quindi di € 20.740.000. E’ pertanto non veritiero e fuorviante affermare che non vi sia un saldo attivo per questa edizione della manifestazione sanremese, che è stato invece di € 2.740.000».
E torna poi sulla questione delle compensazioni agli investitori, forme di rimborso ‘non in contanti’ ma in beni, ovvero in spazi pubblicitari, per i ‘mancati obiettivi’ di ascolto. La Rai esclude anche questa ipotesi, facendo capire che i contratti stipulati su Sanremo non prevedono queste formule, che invece sono frequenti in caso di obiettivi di ascolto non centrati
«Non corrisponde neanche a verità che Rai Pubblicità procederà a compensazioni con i clienti pubblicitari in relazione agli ascolti del Festival che hanno invece confermato l’eccezionalità dell’evento televisivo sebbene con una riduzione degli ascolti rispetto alla edizione precedente. Nel consueto rapporto di mercato tra investitori e concessionaria pubblicitaria non sono infatti previste modalità di recupero dell’investimento compiuto sul Festival».
La guerra continua. E si può dire che quest’anno fuori dal Festival sta succedendo davvero di tutto.
Sanremo 2014, Leone: “Festival in attivo, incassati oltre 20 mln di pubblicità”
Una settimana fa Giancarlo Leone aveva preferito non sbilanciarsi, ma aveva annunciato il raggiunto pareggio di bilancio per Sanremo 2014. Con soddisfazione aveva già annunciato che i 18 milioni necessari per l’edizione (tra i 7 dovuti dalla Rai al Comune di Sanremo in virtù della Convenzione Triennale e gli 11 di spese di produzione) sono stati incassati da Rai Pubblicità con gli sponsor e la vendita degli spazi tabellari già prima dell’inizio del Festival.
Ma il ‘Festival a costo zero’ si è rivelato un Festival ‘utile’ per Mamma Rai, che per la prima vola riesce a guadagnare qualcosa dal suo ‘figliolo prediletto’.
Nella prima conferenza stampa ‘ufficiale’ di Sanremo 2014, infatti, Giancarlo Leone ha potuto informare la stampa è stato già raggiunto l’utile in bilancio: la raccolta pubblicitaria ha raggiunto a oggi, 17 febbraio, oltre 20 milioni di euro (20.200.000 per la precisione), cui vanno aggiunti i 600.000 euro netti per la Rai derivanti dai biglietti venduti per l’Ariston.
Per il momento, quindi, ci sarebbero già 2 milioni e 800mila euro di utile per la Tv di Stato, con buona pace delle tante polemiche che arrivano fuori e dentro Viale Mazzini. Per quanto riguarda gli ascolti, invece, Leone e Fazio si mantengono sul vago:
“Il picco negativo fu del 2008 con una media di 6,6 milioni circa e uno share del 35%, il record gli oltre 11 milioni con 47% di share nel 2013. Mi accontenterei di una via di mezzo. La speranza, ovvio, è di avvicinarci il più possibile al risultato straordinario dell’anno scorso, forse irripetibile”
dice Leone, mentre Fazio mette le mani avanti su mercoledì 19:
“Non dimentichiamo che il secondo giorno c’è una partita in chiaro, Milan-Atletico Madrid di Champions League, su Canale 5”.
Intanto un primo risultato è stato raggiunto.
Sanremo 2014, Leone: “Festival a costo zero. Per la Rai possibile anche un utile”
Raggiunto il pareggio di bilancio per Sanremo 2014: l’ha confermato soddisfatto il direttore di Rai 1, Giancarlo Leone, nel corso della conferenza stampa di presentazione della 64a edizione del Festival della Canzone Italiana, svoltasi oggi nella cittadina ligure.
Leone ufficializza, dunque, i dati già anticipati ufficiosamente qualche settimana fa: i ricavi ottenuto dalla vendita della pubblicità tabellare e dai tre main sponsor (Conad, Dash, Findus, Sukuzi) hanno coperto con anticipo, quindi ancor prima dell’inizio del Festival i 18 milioni di euro spesi per Sanremo 2014. Questa cifra, che Leone non conferma ufficialmente ma non smentisce, comprende anche i 7 milioni che la Rai deve al Comune di Sanremo in base alla Convenzione triennale stipulata con la cittadina per l’utilizzo del nome e rinnovata da poco (“con una difficile trattativa” dice il sindaco Zoccarato) con costi ritoccati al ribasso, come già anticipato un mese fa.
“Sapete ormai qual è la nostra ‘regola aurea’, inaugurata l’anno scorso (il pareggio costi-ricavi, ndr). La cifra di 18 milioni è il nostro parametro, considerato che sono 11 i milioni di reale costo di produzione del Festival per 5 serate. Diversamente dallo scorso anno, quando potemmo dare la conferma solo alla fine del Festival, e quest’anno posso dirvi fin d’ora che con la scelta degli sponsor e la vendita degli spazi pubblicitari e tabellari i costi sono stati già coperti”.
Sanremo 2014 è dunque
“un festival è a costo zero”,
ma c’è anche di più. Per la prima volta c’è la concreta possibilità che la Rai guadagni qualcosa dal suo evento di punta.
“Sono scaramantico, ma chi è tecnico sa probabilmente cosa questo significhi. Probabilmente alla fine del Festival potremo dirvi anche che ha prodotto degli utili. Ma io questo ancora non voglio dirlo”.
Alla fine, però, la scaramanzia vince. La soddisfazione è comunque palpabile,
“sia per aver contenuto i costi sia per aver creato intorno al Festival, a livello di mercato pubblicitario, un interesse decisamente più forte degli anni precedenti, segno che le scelte fatte a livello di linea editoriale, di formula, di conduzione e di ospiti ha pagato e i risultati li abbiamo visti”.
Insomma, Mamma Rai potrà arrivare a guadagnarci qualcosa dal suo ‘figliolo prediletto’: quel che dovrebbe essere la normalità, in realtà per la Rai è davvero una grande conquista, visto che ha ribaltato anni di gestione amministrativa e pubblicitaria piuttosto ‘allegra’ a vedere le perdite che l’Azienda è riuscita a registrare non solo con Sanremo, ma anche con eventi-record tipo gli show di Fiorello.
E se con Sanremo 2014 arriveranno guadagni lo sapremo.