Rocco Casalino (ancora) contro Daria Bignardi: “Il marito Luca Sofri le suggeriva le domande per Di Battista”
Il responsabile per la comunicazione coi media al Senato della Repubblica per il gruppo parlamentare Movimento 5 stelle ribadisce l’accusa alla conduttrice de Le Invasioni Barbariche di aver organizzato una trappola nei confronti di Alessandro Di Battista.
Rocco Casalino, dopo l’attacco riservato a Daria Bignardi pubblicato ieri dal blog di Beppe Grillo, si è guadagnato ampio spazio sui principali quotidiani nazionali stamane (mentre Daria e il marito, tirato in causa, hanno scelto il silenzio). A La Repubblica, il responsabile per la comunicazione coi media al Senato della Repubblica per il gruppo parlamentare Movimento 5 stelle, diventato popolare per aver partecipato alla prima edizione del Grande Fratello, condotto non a caso dalla Bignardi nel lontano 2000, ha spiegato come sono andate le cose venerdì scorso. Il caso, infatti, nasce dall’ospitata di Alessandro Di Battista, deputato del M5S, nell’ultima puntata andata in onda de Le invasioni barbariche.
Casalino ha raccontato di essere stato lui a proporre alla Bignardi l’intervista al grillino (“voglio una cosa leggera, ma con contenuti politici”); la conduttrice, “contenta”, accetta, spiega che “sarà un ritratto come con Renzi” e, parlando in camerino con l’ex gieffino, lo rassicura che non ci sarà alcuna trappola. Eppure Casalino, pagato per “proteggere i parlamentari” pentastellati, da subito si mostra perplesso:
Chiedo chi sarà l’ospite successivo, mi dicono Augias. Parlerà del suo libro, mi assicurano. Poi iniziano ad arrivarmi milioni di sms. Scendo negli studi, chiedo agli autori, mi tranquillizzano. E invece Augias sostiene che il Movimento esprime un “fascismo inconsapevole”. Subito dopo aver parlato delle vecchie simpatie fasciste del papà di Alessandro!
Su La Stampa continua il racconto di Casalino:
Prima Daria ha messo in relazione Di Battista e il fascismo. Poi ha fatto entrare Augias e gli ha fatto dire che i nostri militanti hanno atteggiamenti squadristi. Uno schema chiaro. Al quale suo marito, Luca Sofri, non è estraneo. Nella pausa pubblicitaria le suggeriva all’orecchio le cose da dire. Il punto è che non aveva alcun interesse alla verità, ma più semplicemente a restituire uno stereotipo che fosse in sintonia con le idee della sua parte politica.
Non a caso, secondo l’attivista a 5 stelle, la conduttrice sarebbe stata difesa pubblicamente da Enrico Letta (fatto, questo, francamente anomalo considerata la proporzione dell’episodio) “perché lei fa parte della casta, di un sistema che si autodifende”.
A proposito della lettera aperta scritta alla Bignardi (“la consideravo un’amica, di lei mi fidavo”), Rocco – che ha rivelato di aver tentato prima un contatto via sms privato – ha ammesso di essere stato “becero”, ma ha precisato:
Come è stata becera lei. Noi siamo state vittime di un trattamento violento. E io ho cercato di farle capire come ci si sente in certi momenti. Il papà di Alessandro Di Battista è stato male tutta la notte. (…) Ho usato lo stesso metro che ha avuto lei in trasmissione quando ha chiesto a Di Battista se da bambino non lo facesse stare male avere un padre fascista.
La nostra idea è simile a quella espressa da Casalino: quello della Bignardi è stato un colpo basso rifilato in diretta, non ci sono dubbi (mentre ve ne sono sui presunti moventi dolosi, ma francamente poco cambia). Dello stesso livello è stato l’intervento – di reazione – di Casalino (sì, certo, non è un giornalista, ma il diritto di critica può esercitarlo chiunque). Non un bello spettacolo, ma tutto lecito e comprensibile, forse persino condivisibile. Chi si scandalizza è, semplicemente, ipocrita.