Carlo Freccero a TvBlog: Di Italia’s got talent Sky faceva bene a comprarsi la giuria e non il format!
Maria De Filippi ha insegnato cosa deve essere il presentatore: un direttore d’orchestra che deve dettare i tempi. C’è posta per te, è il programma più politico che ci sia oggi in televisione.
E’ di poche ore fa la notizia dell’acquisizione da parte di Sky del format Italia’s got talent. Dopo X Factor quindi, un altro titolo “forte” della televisione free generalista passa sulla pay tv. Che ne pensi ?
La Fremantle lavora non solo, ma soprattutto per Sky. Credo che ormai Fremantle, sia diventata in qualche modo, una specie di società satellite di Sky, questa è la mia ipotesi, la più banale, piuttosto che fare speculazioni di altro tipo. Detto questo, mi viene in mente il primo paradosso di questa operazione. L’abbonato “anziano” di Sky, si era abbonato, perché voleva in qualche modo evitare l’audience maggioritaria, senza identità, della tv generalista. Ora, parlo da abbonato, Sky era la soluzione per due motivi: avere contenuti premium, cioè il calcio ed il cinema. Sul calcio, bisogna riconoscere che per Sky è rimasto in qualche modo il suo tesoro, la sua cassaforte, il suo DNA. Sul cinema, devo dire invece che l’attuale programmazione è semplicemente ridicola. Io che sono abbonato a tutti i pacchetti da sempre, non so perché devo ancora pagare l’opzione cinema, che è di uno squallore totale. La cosa curiosa però, è che Sky si sta trasformando sempre di più in una televisione generalista, a pagamento, con una rete che sarà praticamente dedicata ai talent.
Qual è il motivo, secondo te, di questa svolta generalista di Sky?
Forse gli abbonati non aumentano, cosa dovuta alla crisi economica, per cui l’unico modo è acchiappare la massa, con una condizione di abbonamento più abbordabile. Potrebbero fare un pacchetto di abbonamento che includerebbe Sky 1, che io chiamerò d’ora in avanti Sky Talent, ad un prezzo molto basso, diciamo 5 euro al mese, per poi cercare di trainare questo pubblico, un passo alla volta, verso gli altri pacchetti di abbonamento. Sky Talent sarebbe quindi una specie di specchietto per le allodole. La cosa curiosa però di tutta questa operazione, è che trasforma in contenuti premium, la cosa più generalista che ci sia, che sono i talent e i reality. E’ un paradosso totale, che spiega molto bene la crisi della televisione generalista commerciale. C’è però un fatto molto importante da sottolineare e cioè che questo talent, che è il più vicino alla Corrida, ha la sua forza non nel format, ma nella giuria e nei due valletti. Nella giuria di Italia’s got talent, c’è il meglio di Canale5, soprattutto la De Filippi e Scotti, ma anche Zerbi è molto funzionale alla dialettica dei tre giurati. Se mancano queste pietre preziose, mi sembra davvero difficile dire che sia una grossa perdita per Mediaset.
Quindi mi stai dicendo che per ora Sky ha comprato semplicemente una scatola vuota ?
Si in effetti è così. O è capace di trovare dei “Mika”, come ha fatto per X Factor, oppure la vedo molto dura.
Si parla per esempio dell’approdo di Simona Ventura in questa versione Sky di Italia’s got talent
Si, molto probabile che la tolgano da X Factor, per metterla a Italia’s got talent, ma la Ventura non basta. Poi bisognerà affiancargli due personaggi potenti. La potenza di fuoco che ha la giuria della versione Mediaset di Italia’s è fortissima.
Il pubblico che guardava Italia’s got talent su Canale5, pagherà qualche euro per vedersi il programma su Sky Uno, oppure si guarderà la Corrida 2.0, chiamiamola così, con la medesima giuria su Canale 5?
Ho dei dubbi. Sky potrà forse trascinarsi il pubblico di X Factor, Masterchef e Apprentice (anche se il programma di Briatore è molto debole) sul nuovo Italia’s, ma ho delle forti perplessità che il telespettatore affezionato di Italia’s got talent di Mediaset possa pagare, per vederlo su Sky, quando potrà vederne una versione con la medesima giuria, gratis, su Canale 5. L’intento di Sky è quindi chiaro e cioè avere nel corso di tutto l’anno un talent in onda. Partendo da X Factor, poi Masterchef, quindi Italia’s got talent e Apprentice. La mia domanda, da abbonato, a questo punto è la seguente: quando abbiamo preso Sky, pensavamo di avere dei contenuti premium o di avere dei talent? I talent non sono dei contenuti premium, ma non solo, con questa scelta mi vanno a deprezzare il cinema, le serie, due cose che non contano più niente.
In sostanza mi stai dicendo che l’arrivo di questi talent su Sky 1, in qualche modo deprezzano tutta l’offerta “premium” di Sky?
Si. L’abbonato originario di Sky, che era scappato dall’audience maggioritaria indifferenziata diffusa della televisione commerciale generalista, ci è cascato di nuovo dentro. Sky Cinema ormai si è molto “contaminata”. Vediamo infatti in onda delle miniserie, vediamo delle fiction autoprodotte. Il cinema, che era una delle forze di Sky all’inizio, è sempre più deprezzato. Credo che, probabilmente, arriveranno nuovi clienti per Sky, grazie a questi pacchetti low cost, ma credo anche che molti clienti “originari” di Sky lasceranno la piattaforma. Quindi alla fine, non so quanto ci guadagnerà, con questa operazione generalista, la piattaforma di Murdoch.
Dove si rifugeranno i vecchi clienti Sky, in qualche modo “traditi” da questa svolta generalista della pay tv?
Penso che molti si rifugeranno nelle nuove proposte della televisione, per esempio, on demand e si costruiranno il loro palinsesto direttamente, senza la mediazione del broadcaster.
Consideri quindi un boomerang questa iniziativa generalista di Sky?
Si, credo proprio di si. La Tv a pagamento diventa generalista, mentre chi usufruiva di Sky fin dalle origini, diventa il primo fruitore delle nuove piattaforme multimediali, a partire dalla costruzione del proprio palinsesto grazie ai servizi on demand.
In soldoni dunque, secondo te, Sky ci guadagna o ci perde ?
Mah, forse ci guadagna qualcosa economicamente, ma perde in immagine, a meno che, potenzi il suo servizio on demand, che attualmente lascia molto a desiderare.
E la televisione generalista come è rimasta ?
Attualmente le sono rimaste fondamentalmente due cose: i talk show e l’infotainment. Alla Tv generalista praticamente è rimasta accesa solo una telecamera nella sala d’attesa della stazione Termini. Questo credo davvero che sia il massimo della sua crisi.
Mediaset ha fatto bene a non accettare le condizioni per il rinnovo di Fremantle ?
A Mediaset devo fare i miei complimenti per la loro scelta, perché se è vero che avevano triplicato la richiesta per la nuova serie di Italia’s got talent, hanno fatto bene a non cedere a questo ricatto.
A Mediaset dicono che rifaranno Italia’s got talent alla loro maniera. Pensi che questo nuovo programma avrà il medesimo ascolto di Italia’s got talent?
Con la stessa giuria ed i medesimi valletti, assolutamente si. In questi talent è molto importante la giuria, come nei programmi è fondamentale il ruolo del direttore d’orchestra, che deve dettare i tempi. Maria De Filippi ha insegnato cosa deve essere il presentatore e cioè dettare i tempi e nient’altro ed è una cosa che per esempio ha preso molto bene Cattelan di X Factor. La giuria deve sempre oscillare rispetto al parere del pubblico, ora è d’accordo, ora è in contrasto, per fare social.
Quindi forse Sky faceva bene a comprarsi la giuria piuttosto che il format ?
Esattamente! Perché il vero contenuto premium di Italia’s got talent, non è tanto l’idea ma la giuria!
Dunque nessun danno per Mediaset, anzi un risparmio
Certo. Il vero problema di Mediaset però è conservare la De Filippi. Ora Mediaset ha 5 gruppi di lavoro: Ricci, le Iene, Bonolis (che nel preserale è il numero uno in assoluto), la De Filippi ed il tappabuchi per eccellenza cioè Scotti. Tra tutti questi, il personaggio che può assicurare contenuti premium, nella chiave di cui abbiamo parlato prima, è Maria De Filippi, perché è la regina dei talent e non solo. Scotti poi è un personaggio adattissimo a fare la giuria dei talent, lo abbiamo visto proprio ad Italia’s.
In questi giorni si parla di Scotti come nuovo conduttore di Avanti un altro dalla primavera, che ne pensi ?
No, mi dispiace. Ho una grande stima per Scotti, ma nulla a che vedere con la grandezza di Bonolis. Scotti non è abbastanza cinico per quel programma. Lui è bonario, è rotondo. Sono di due registri completamente diversi, non sono fungibili. Il successo di Avanti un altro si deve anche al fatto che è un programma a moduli, che ha in qualche modo somatizzato la fisiologia dell’audience di quell’ora, perchè quello è un pubblico che si aggiunge ad ondate e che va a catturarlo con i suoi siparietti fra i concorrenti ed i personaggi del suo minimondo. Lui trasforma ogni incontro con i suoi concorrenti con uno scketch, attraverso le figurine che ha creato nel programma. Bonolis per quella fascia lo trovo in assoluto il numero uno.
Come vedi il futuro di Maria De Filippi ?
Ritengo che abbia ancora molti anni di carriera. Maria De Filippi, penso , che abbia ancora un grande potenziale inespresso, che va ben al di la dei programmi che ora realizza. L’ho vista ancora ieri sera (sabato a C’è posta per te, ndr) e mi ha colpito molto.
Qual è a tuo giudizio il programma migliore di Maria De Filippi ?
Credo che sia Amici, il suo programma più forte. C’è posta per te è invece il suo programma più politico. Ci ricorda cos’è l’Italia. Quando io dico che la De Filippi è il mio Censis, intendo dire proprio questo. Lei mi fa le fotografie dell’Italia di oggi. Lei mi descrive cos’è l’audience più profonda. C’è posta per te è, in questo senso, il programma più politico che ci sia oggi in televisione.