50 anni di Zecchino D’Oro
Per i programmi tv, ogni compleanno che termini con uno zero dà l’occasione per fare un bilancio. Per lo storico Zecchino D’Oro, le candeline da spegnere sono addirittura 50: la prima edizione andò in onda nel 1959, ma grazie ad una doppia edizione nel 1976, la manifestazione raggiunge l’ambito traguardo con un anno di anticipo
Per i programmi tv, ogni compleanno che termini con uno zero dà l’occasione per fare un bilancio. Per lo storico Zecchino D’Oro, le candeline da spegnere sono addirittura 50: la prima edizione andò in onda nel 1959, ma grazie ad una doppia edizione nel 1976, la manifestazione raggiunge l’ambito traguardo con un anno di anticipo e, nonostante la gara si svolga il prossimo novembre, già in questi giorni a Bologna si sta festeggiando.
50 anni: questo significa non solo che quasi la totalità dei lettori è cresciuta con lo Zecchino D’Oro, ma anche che i bambini che hanno partecipato alle prime edizioni sono ormai quasi dei sessantenni.
Ma cos’è cambiato in questi anni? Io ho dei ricordi nitidissimi della manifestazione: ai miei tempi – parlo di 20 anni fa, quando frequentavo le elementari – era considerata un evento. Nè io, nè i miei compagni, dopo aver atteso con ansia l’insertone di Sorrisi coi testi delle canzoni, ne perdevamo un minuto. Dalla fine degli anni ’90 in poi però, lo Zecchino ha perso di lucentezza ed è diventato un programma come tanti, che passa quasi inosservato ed è snobbato da molti bambini. Topo Gigio ha troppa “concorrenza” e di conseguenza non ha più l’appeal di un tempo, Cino Tortorella, splendido settantacinquenne, nei panni del Mago Zurlì non è più così credibile e certe scelte nella conduzione al femminile non hanno mancato di destare perplessità.
In attesa della nuova edizione, rivediamo il video di una delle canzoni che hanno fatto la storia: Popoff.