5 Gemelle Sotto Un Tetto, duri attacchi alla famiglia Busby
Adam e Danielle Busby non accettano gli ultimi feroci attacchi ricevuti online, e decidono di condividere tutto su Instagram.
Una vita sicuramente non facile quella che devono quotidianamente affrontare Adam e Danielle Busby, genitori di ben 5 gemelline e di un’altra bimba più grande, nonché principali protagonisti della serie, edita da TLC ma trasmessa anche in Italia dal canale 31 del digitale terrestre, RealTime, 5 Gemelle Sotto Un Tetto. Sì, perché la questione innegabile è certo che avere dei figli sia comunque complicato. Nonostante le gioie che questi regalano, crescere dei bambini nel migliore dei modi richiede sicuramente impegno e sacrificio, probabilmente quintuplicati nel caso della famiglia Busby, che da qualche anno a questa parte si è ritrovata a dover accudire ben cinque neonate contemporaneamente.
Danielle Busby, che ha concepito le 5 gemelline con l’aiuto di tecniche di inseminazione particolari e con la costrizione ad una dieta alimentare da quasi 5000 calorie al giorno, ha anche un Blog, nel quale ama raccontare di tutto ciò che le capiti in famiglia ogni giorno. Il suo portale online, che si rivolge nello specifico alle famiglie numerose come la sua, ma anche a chiunque ami trascorrere del tempo libero leggendo delle avventure di una famiglia sicuramente diversa dal normale, ha anche dovuto fare i conti con gli haters del web.
Notizia di poche settimane fa quella di un nuovo durissimo attacco ricevuto da Danielle e Adam Busby su Instagram, con anche minacce e critiche pesantissime su come, apparentemente, i due stiano praticando la difficile arte dell’essere genitori. Certo, la fama comporta anche questo dopotutto; essere famosi in quasi tutto il mondo ha i suoi pregi così come i suoi difetti, e a tal proposito la famiglia Busby ne sa sicuramente qualcosa.
Come raccontato dallo stesso papà Adam sul suo profilo Instagram, infatti,
“Esser sempre sotto l’occhio dei riflettori non è tutto rose e fiori come sembra. Anche per questo siamo davvero molto grati a chi nonostante tutto continua a supportarci con affetto. Ringraziamo soprattutto amici e parenti che ogni giorno decidono di non aver paura e di combattere insieme a noi quando siamo sotto attacco”.
Attacchi non meglio circoscritti da Adam Busby, ma che i suoi followers, preoccupati, immediatamente definiscono come ‘beceri commenti sprezzanti odio’ pubblicati da profili Instagram fake probabilmente gestiti da qualche haters della famiglia.
A tal proposito, sicuramente importante la risposta – più che positiva – di tanti followers innamorati della famiglia Busby come non mai, che in più commenti e a più riprese ripetono:
“Sotto attacco? Cosa? Spero che stiate bene. Sappiate che amiamo molto sia te che Danielle e le bimbe” o ancora “Come sempre sono i soliti trolls (cioè profili che si divertono a insultare, ndr)”.
Ma a chi ipotizza che si tratti di semplici ‘odiatori seriali del web’ Adam Busby risponde personalmente: “Purtroppo non è solo questo. Si sta andando molto oltre e in modo ancor più grave”, spiega, senza tuttavia entrare ancora una volta nel dettaglio.
A calmare i tanti fan preoccupati ci pensa poi Danielle, che sempre su Instagram cerca di spiegare quanto accaduto e scrive:
“Io sono stata duramente attaccata per essere uscita un paio di sere da sola con mio marito. Ma sappiate che è una cosa totalmente normale che facciamo da ancor prima che rimanessi incinta delle gemelle. Solo perché siamo genitori di cinque gemelle non significa che non dobbiamo uscire e divertirci insieme”.
In ultimo, Danielle conclude:
“Quando condividiamo qualcosa sui nostri social media, riceviamo tantissimo odio. Vorrei soltanto mostrare alle persone che non è corretto, e anzi incoraggiarli a combattere l’odio e la negatività anche attraverso gli allenamenti (Danielle è anche fitness influencer, ndr). Penso le persone negative siano cieche e non vogliano vedere la positività da nessuna parte. Questo mi stupisce, soprattutto perché noto che online sia molto raro leggere di qualcuno che parla di quanto buona sia quella cosa”.