Olimpiadi Sochi 2014, Marano (vice dg Rai): “Osceno che vadano sulla pay tv, è colpa della politica”
Il punto di vista di Antonio Marano: “Negli ultimi mesi non ho sentito dire da nessun politico che lo sport è un problema del Paese. È stato un errore della politica e delle authority, non della Rai, non aver tutelato il diritto sacrosanto delle Olimpiadi free”
La notizia, e l’abbiamo fornita a tempo debito, è che per la prima volta nella storia delle Olimpiadi la Rai non trasmetterà in diretta nessuna gara da Sochi. La tv di Stato infatti dovrà ‘accontentarsi’ degli highlights e delle Paralimpiadi. Antonio Marano, vice direttore generale della Rai, è stato interpellato da La Gazzetta dello Sport sulla vicenda. La premessa è la seguente:
Se Sky credeva così tanto alle Olimpiadi non capisco perché poi ci ha venduto integralmente quelle di Rio 2016. La differenza è che noi non facciamo solo fatturato ma anche sistema sociale. Quando ci fu l’aggressione di Sky ai Giochi, andai in Commissione di Vigilanza e illustrai i rischi che si correvano passando dall’universalità dello sport, rappresentata dalle Olimpiadi, al principio del “tutto per pochi”, del “se pago vedo, se non ho i soldi, non vedo”. La democrazia non è legata solo al diritto di voto, ma anche al diritto di essere informati. Il problema è che in Italia si considera lo sport solamente come un evento di massimo ascolto, ma in realtà è la base culturale su cui si costruisce la società.
Secondo l’ex direttore di Rai2, insomma, il fatto che i giochi invernali al via il 7 febbraio non andranno in onda sulla Rai è un errore, non dipeso però dalla tv pubblica:
Negli ultimi mesi non ho sentito dire da nessun politico che lo sport è un problema del Paese. È stato un errore della politica e delle authority, non della Rai, non aver tutelato il diritto sacrosanto delle Olimpiadi free.
Alla luce di una legge che impone che parte delle Olimpiadi siano trasmesse in chiaro, 100 ore di Sochi andranno in onda su Cielo. Marano però non usa mezzi termini:
È osceno che un evento come l’Olimpiade vada anche minimamente in pay. In altri Paesi viene difeso con forza il diritto del telespettatore e il principio dello sport per tutti. In Inghilterra non si sognano neppure di far pagare per vedere Wimbledon.
Ma, insomma, perché la Rai non ha acquistato i diritti di Sochi 2014?
La trattativa era legata anche a Rio 2016. Abbiamo dovuto scegliere cosa era meglio valorizzare e ritenuto più interessante puntare sul progetto a medio termine di Rio, dove abbiamo già aperto la sede Rai con De Paoli. Certo, c’era anche un problema di budget.
Marano si è poi rivolto direttamente a Giovanni Malagò, presidente del Coni, che nell’ultimo consiglio nazionale ha affermato che senza Sky l’Olimpiade di Sochi non si sarebbe potuta vedere:
Sbaglia chi dice che Sky è la casa dello sport. Sky è l’attico, noi siamo il condominio. L’attico ha un valore pregiato, ma è per pochi, il condominio è per tutti, per tutti gli sport. Malagò si deve ricordare che per arrivare in cima deve passare da noi, che facciamo tutte le Paralimpiadi in chiaro, non meno importanti dei Giochi Invernali. Anziché scendere in elicottero, gli suggerisco di farsi tutte le scale, fermarsi su ogni pianerottolo e guardare cosa fa la Rai. A quel punto potrà dire: “Beh, sono qui perché qualcuno ha permesso al grande sport di arrivare fino all’attico”.
A questo punto Marano ha fatto notare come la Rai spicchi nel contesto europeo, in quanto mentre le televisioni pubbliche di Germania, Francia e Spagna, rispettivamente Zdf, France Télévisions e Tve, disinvestono sui grandi eventi sportivi (“hanno rinunciato alle qualificazioni a Europeo 2016 e Mondiale 2018 di calcio”), la Rai si comporta come la Bbc, pur avendo costi inferiori:
La Rai è in Europa la tv, tra pubblico e privato, che trasmette più ore di sport ed è l’unica ad avere due canali tematici. Nel biennio investiamo 400 milioni in diritti sportivi. Criticateci su tutto, ma non sulla quantità.
Infine, quando gli è stato chiesto qual è il piatto forte del 2014, Marano non ha avuto dubbi:
Il Giro d’Italia tutto in Hd, concepito come la Formula Uno. Vi stupiremo.