Domenica Live a luci rosse, salta la testa di Mario Giordano? D’Urso chiede scusa
Barbara D’Urso era all’oscuro dei servizi della Domenica Live del 19 gennaio 2014, secondo il Corriere della Sera
UDPATE 2: Il Comitato Media e Minori, di cui il Dr. Remigio Del Grosso è Vice Presidente, è stato il primo ad avviare il procedimento d’ufficio contro Domenica Live dopo le prime segnalazioni, sempre su Twitter, del rappresentante di Adiconsum Mauro Vergari e della giornalista Marida Caterini. Considerata la gravità del caso, ha richiesto la procedura d’urgenza con l’acquisizione immediata del video. La collaborazione di Mediaset e l’impegno di tutti i membri del Comitato, segreteria compresa, hanno consentito una presa di posizione – per la prima volta nella storia – a soli due giorni dall’accaduto. E’ stata quindi aperta un’istruttoria sulla trasmissione che potrebbe concludersi con una pesante sanzione da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Infine, è stata inviata all’emittente, anche questo per la prima volta nella storia del Comitato, una formale ingiunzione di adeguarsi immediatamente alle norme del codice di autoregolamentazione.
UPDATE: Barbara D’Urso è intervenuta questa mattina all’Alfonso Signorini Show, il programma di Radio Monte Carlo condotto da Alfonso Signorini, Luisella Berrino e Aristide “Mummi” Malnati.
A proposito della polemica sull’ultima puntata di “Domenica Live” (argomento sesso in fascia protetta e critiche da parte del Moige), la D’Urso ha dichiarato:
“Se qualcosa ha dato fastidio alle famiglie che fanno parte del MOIGE, chiediamo perdono. Io ero un pochino al di fuori perché non avevo visto tutti i servizi perché non erano arrivati in tempo, ma mi piacerebbe anche che ogni tanto oltre alle polemiche che ci stanno, si raccontassero anche storie tipo quella di Paola che ha messo in vendita il suo rene per salvare il suo fidanzato in coma e ieri Pomeriggio 5 ha fatto in modo che i telespettatori le consegnassero più di 100.000 euro per aiutare questo ragazzo. Ieri abbiamo trovato lavoro a un padre di famiglia che è stato in carcere ingiustamente per tre anni e 4 mesi con 5 bambini e una moglie da mantenere. Accade anche questo. Poi magari c’è una piccola scivolatina (come quella di una recente bestemmia in diretta, ndr). Io chiedo perdono, ma siccome ci metto la faccia, difendo il mio programma e la mia squadra. Chiedo comunque scusa a nome mio e a nome di tutti”.
Siamo stati i primi a denunciare che l’ultima puntata di Domenica Live ha passato ogni limite. A quanto pare i contenuti “a luci rosse” della prima parte non sono passati inosservati e qualcuno ne pagherà le conseguenze. Il primo a intervenire è stato il Moige, che ha raccolto le proteste di numerosi genitori per la trasmissione in fascia protetta di contenuti incentrati sul sesso estremo.
Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media dei minori, ha dichiarato di aver assistito “a una delle pagine più tristi e trash della nostra tv. Ci appelliamo alla responsabilità sociale delle aziende, perché non continuino a inserire spot in questo programma che viola la sensibilità e la dignità dei nostri figli. Basta a queste porno-domeniche”.
Stando a quanto riporta Renato Franco sulle pagine di Corriere della Sera, è stata aperta una vera e propria inchiesta interna che sta sconvolgendo i piani alti Mediaset. La registrazione dell’ultima puntata di Domenica Live è, infatti, finita sul tavolo di Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione, che sarebbe andato su tutte le furie.
A farne le spese dovrebbe essere Mario Giordano, direttore di Videonews dallo scorso giugno (in effetti alcuni servizi erano del suo Lucignolo, poco adatto alla domenica pomeriggio). E’ sua la testa che dovrebbe saltare, non quella di Barbara D’Urso definita nei corridoi di Cologno una “vittima inconsapevole della puntata”, tenuta all’oscuro dei contenuti precisi dei servizi fino alla diretta, in cui avrebbe cercato di salvare le apparenze.
E’ chiaro che le conduttrici tv (anche quando sono autrici dei loro programmi) hanno ormai le spalle coperte più degli addetti ai lavori, che non sono tanto Responsabili dei successi, quanto delle colpe. Sono lontani i tempi di Mara Venier cacciata da RaiUno per la lite Pappalardo – Zequila.
Anche per i flop pagano i Capo Progetto: il povero Pietro Raschillà ha subito scontato a inizio stagione il calo di ascolti de La vita in diretta di Paola Perego e Franco Di Mare (al suo posto è arrivato Ivano Balduini).