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Puccio Corona è morto: la famiglia ringrazia i medici, i funerali a Roma il 2 gennaio

Fratello di Vittorio e zio di Fabrizio Corona, il giornalista ha firmato alcuni dei programmi simbolo di Rai 1. Le esequie si terranno a Roma.

pubblicato 1 Gennaio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 10:07

Fratello di Vittorio e zio di Fabrizio Corona, il giornalista ha firmato alcuni dei programmi simbolo di Rai 1 e ha legato la sua carriera al Tg1.

La notizia della morte di Puccio Corona, volto storico del Tg1 e per anni alla guida di UnoMattina e LineaBlu, ha scosso il pubblico tv e all’indomani della sua scomparsa la famiglia Corona ha diramato una nota stampa nella quale ringrazia i medici per le cure prestate al giornalista, da tempo ricoverato in una clinica romana.
La famiglia e gli amici più cari, inoltre, annunciano che i funerali si terranno domani, 2 gennaio, alle 13.00 alla Chiesa Madonna dei Monti di Roma.
Ma vi lasciamo al messaggio della famiglia di Puccio Corona.

Se n’è andato Puccio Corona.

Fiero, forte e sorridente fino alla fine.
Nei 46 giorni di lotta per la vita non è mai stato solo, circondato dall’affetto dei suoi cari. Grazie alla Dott.ssa Paola Marino e tutta la sua equipe e al personale paramedico della terapia intensiva della clinica Paideia. Il loro supporto professionale ed umano è stato di grande conforto.

La moglie Elvira, Marco e Danila Polizzi, Umberto e Luana Coculo, Tito e Manuela Neroni, Maruska Florio comunicano che i funerali si svolgeranno a Roma giovedì 2 gennaio alle ore 13:00 presso la Chiesa Madonna dei Monti in via Madonna dei Monti 41.

 

Puccio Corona è morto: da UnoMattina a Lineablu, una vita dedicata al giornalismo

Puccio Corona è morto questo pomeriggio, 31 dicembre 2013, a 71 anni. Lascia la moglie Elvira, sposata nel 2006. A darne la notizia è stato l’amico e collega del Tg1 Paolo Di Giannantonio. Una vita spesa tra le colonne dei giornali e in Rai. Catanese, figlio del capocronista del quotidiano La Sicilia e fratello maggiore di Vittorio, giornalista a sua volta e innovatore del linguaggio della stampa periodica (e padre di Fabrizio Corona), Puccio diventa giornalista professionista a 24 anni e poco dopo entra nella redazione catanese della Tv di Stato.

Come molti colleghi della sua generazione si fa le ossa nello sport, come inviato di Tutto il calcio minuto per minuto, di 90° Minuto e de La Domenica Sportiva prima di passare alla cronaca ed arrivare nel 1985 a Roma per entrare al Tg1. Ma quello che poteva essere un punto di arrivo a 43 anni si trasforma nell’inizio di una nuova avventura per sé e per la Rai: nel 1986 entra nella redazione della neonata UnoMattina e studia la formula dei tg del mattino, più brevi e dinamici per soddisfare l’informazione nel daytime.

Arriva alla conduzione del contenitore mattutino nel 1989 con Livia Azzariti, formando una delle coppie più amate di UnoMattina che resterà ‘in carica’ fino al 1994. E coltivando la sua passione per il mare idea e realizza LineaBlu, che condusse dal 1994 al 1998, quando decise di tornare al Tg1 come inviato speciale. Un altro netto cambio di rotta nella sua carriera.

Dopo essere tornato nel 2001 a UnoMattina nella versione estiva con Monica Leofreddi passa di nuovo alla conduzione del TG1 prima di riaffacciarsi al mare, questa volta su Rai 2 con Vivere il mare. Era in pensione dal 2007, ma rimarrà nel cuore dei telespettatori sia per le prime storiche edizioni di UnoMattina sia per quel suo modo semplice, ma appassionato di raccontare storie, da quelle del suo mare a quelle difficili raccolte sui territori di guerra.

Uno stile unico, un’asciuttezza che dovrebbe essere d’esempio a molti, colleghi e non.