Il Natale della mamma imperfetta, da web-serie a film-tv, ma il risultato non cambia: la fiction italiana, se vuole, sa essere moderna
Il Natale della mamma imperfetta è riuscito a raccontare le feste con scene divertenti e buoni dialoghi, ricordando che la fiction dovrebbe essere più moderna e divertente
Un Natale tutto italiano, fatto di cene, addobbi, telefonate, crolli nervosi, ma non pr questo banale, stucchevole e sdolcinato: l’operazione di Ivan Cotroneo di portare “Una mamma imperfetta” in prima serata e di realizzare un film-tv natalizio per Raidue è ampiamente riuscita.
Il timore maggiore era la durata: dai sette minuti della web-serie ai novanta minuti della fiction più classica che ci sia. Cotroneo è riuscito, invece, ad andare oltre il mini episodio e, scardinando anche qualche tabù del Natale (trovate un’altra fiction o film natalizio del nostro Paese che dica “Il Natale è una gran fatica, non vediamo l’ora che passi”), porta in tavola un piatto ricco e non allungato.
Ne “Il Natale della mamma imperfetta” c’è la nevrosi con cui Chiara (Lucia Mascino) e le sue amiche si sono fatte apprezzare dal pubblico online e televisivo, una nevrosi condivisa alla maniera di un social network, con tanto di video diario che, anche stavolta, è il filo che tiene uniti i punti della storia. Con una novità: a rompere la quarta parete con il pubblico non è più solo la protagonista, ma anche gli altri personaggi della serie. Ognuna delle quattro amiche deve dire la sua agli spettatori, che si tratti delle decorazioni o del loro punto di vista su come tenere occupati i bambini durante le vacanze.
Così, “Una mamma imperfetta” si avvicina sempre di più al pubblico, creando una community con cui condividere paure ed angoscie moderne di una società che vuole essere troppo perfetta. La serie di situazioni raccontate nello speciale hanno rappresentato un quadro completo delle famiglie italiane, ognuna di fronte a festeggiamenti ed opinioni diverse. Ve lo diciamo per esperienza diretta: anche la redazione di TvBlog si è messa a discutere delle telefonate per organizzare le cene delle feste, durante la messa in onda del film-tv.
Il mondo di “Una mamma imperfetta”, d’altra parte, ci ha abituato a metterci davanti a questioni davvero quotidiane: per Natale, quindi, il bagaglio di temi e situazioni su cui scherzare era davvero pieno. L’occasione, insomma, non è stata sprecata: ad una prima parte più “seriale”, con i preparativi ed il racconto dei giorni precedenti alle feste più simili, per ritmo e dialoghi, alla web-serie, ne è seguita una seconda più “riflessiva”, con la sorpresa dei mariti che, una volta l’anno, si trasformano in principi e ricordano alle mogli come mai si sono sposati. E Cotroneo resta uno dei pochi in Rai ad avere la consapevolezza che la società italiana è davvero pronta per vedere due uomini o due donne baciarsi in tv, con tanto di ironica battuta a proposito (“Forse dovremmo rivalutare le coppie eterosessuali. In fondo non sono tanto male. Forse hanno solo un cattivo ufficio stampa”).
L’esperimento ormai è diventato garanzia, ed “Una mamma imperfetta” conferma il suo sguardo contemporaneo, con un occhio rivolto all’Italia ed uno ad un respiro più internazionale, verso un mondo che è cambiato ma che la tv, per certi aspetti, ancora non riesce a cogliere del tutto nelle sue prospettive.
La mamma imperfetta ci fa gli auguri, e noi auguriamo a lei di poter essere di buon auspicio per una fiction più coraggiosa e divertita, che non abbia paura di entrare nell’anno nuovo e buttare le vecchie abitudini.
Il Natale di Una Mamma Imperfetta, le foto