The Bible, la miniserie di History Channel da febbraio su Rete 4. Giuseppe Feyles: “Realizzeremo programmi di approfondimento”
Rete 4 manderà in onda The Bible, la miniserie di History Channel. Il direttore di rete Giuseppe Feyles annuncia che ci saranno anche programmi d’approfondimento
E’ stata Rete 4 ad aggiudicarsi la messa in onda di “The Bible”: TvBlog la scorsa estate vi aveva anticipato che Mediaset aveva acquistato i diritti della miniserie record d’ascolti di History Channel, ma non era ancora stato deciso se trasmetterla su Canale 5 o Rete 4. Ora, invece, è stato annunciato che sarà quest’ultima a mandare in onda la serie tv in dieci episodi, che in America è stata vista da oltre dieci milioni di telespettatori.
Ad annunciarlo è stato Giuseppe Feyles, direttore di Rete 4, che ad “Avvenire” ha spiegato di voler trasmettere la miniserie in cinque prime serate da febbraio, arrivando a mandare in onda il finale per Pasqua. Feyles annuncia che la sua rete punterà molto sulle produzioni internazionali:
“Il prossimo anno la nostra stagione darà molto spazio ai prodotti internazionali di eccellenza. La Bibbia sarà il nostro fiore all’occhiello. Unisce una spettacolarità, che è necessaria a una rete che punta al grande pubblico, a una fedeltà al testo che è raro trovare in altri prodotti”.
“The Bible” è stato prodotto da Mark Burnett (lo stesso di “The Voice” e “Celebrity Apprentice”), ed è composto da dieci episodi divisi in cinque film-tv, ognuno dei quali racconta degli eventi narrati nel Libro Sacro, passando dal Vecchio Testamento al Nuovo Testamento.
Si partirà dalla Genesi, per passare a Mosè, la battaglia di Jerico, fino alla nascita, vita, morte e resurrezione di Gesù. Un progetto imponente, che ha permesso ad History Channel di ottenere altissimi ascolti, con il record di vendite dei blu-ray della miniserie. Un successo che ha spinto la Nbc ad ordinare un sequel, dal titolo “AD”.
“Offriremo al pubblico un prodotto di qualità, ben recitato e dai dialoghi inappuntabili”, spiega Feyles: l’adattamento della serie è in corso ed il direttore della rete promette cura nella traduzione della serie tv. Sebbene “The Bible” possa trattare un argomento all’apparenza lontano dal pubblico giovane, Feyles spiega che la produzione, con effetti speciali ed un racconto semplice, potrebbe ottenere un pubblico diverso da quello che di solito segue Rete 4:
“Condensare in 10 puntate l’Antico e il Nuovo testamento è un’opera da fare tremare i polsi. Questa Bibbia può risultare un po’ didascalica e il gusto americano si vede, ma ritengo che i pregi siano enormemente maggiori dei difetti. In quanto cattolico sento l’esigenza di raccontare la Bibbia attraverso la ficion al grande pubblico, specie giovane, perché purtroppo vedo troppa ignoranza. Non pretendiamo di sostituire il catechismo, né l’educazione, ma se fatta con onestà e con rigore anche una fiction tv può risultare uno strumento utile”.
Nei prossimi mesi Rete 4 proporrà anche “Hatfields & McCoys”, un’altra miniserie di History Channel, che unisce storicità del racconto ad una produzione importante. Ma con “The Bible”, Feyles non vuole solo trasmettere una miniserie ben fatta, ma creare una serie di trasmissioni che possano ruotare intorno alla Bibbia:
“Costruiremo intorno alla Bibbia anche programmi di approfondimento senza dimenticare che nel nostro magazzino abbiamo La Bibbia di John Huston e I Dieci Comandamenti di De Mille”.