Federico Angelucci, il trionfo del modello negativo
E’ con la vittoria del primo in classifica, l’imperituro idolo delle ragazzine, che Amici fa calare il sipario sull’edizione più seguita di tutti i tempi. Va dato atto che l’aver riportato un 38% di share al sesto anno di messa in onda è tutto merito degli autori che, grazie alle machiavelliche dinamiche di volta in
E’ con la vittoria del primo in classifica, l’imperituro idolo delle ragazzine, che Amici fa calare il sipario sull’edizione più seguita di tutti i tempi.
Va dato atto che l’aver riportato un 38% di share al sesto anno di messa in onda è tutto merito degli autori che, grazie alle machiavelliche dinamiche di volta in volta orchestrate, hanno apportato vitalità a un format mai prevedibile e uguale a se stesso.
Lo slogan su cui si voleva puntare per quest’annata scolastica, non a caso, era 100% talento, ma è un paradosso che a vincere non sia stato, come ci avevano abituati, l’outsider, l’eroe buono, lo studente modello o l’artista che si erge al di sopra delle polemiche ridando la dignità al programma.
Ieri sera, in una puntata che ha perso tono e credibilità a metà serata vedendo meno ogni principio di sana competizione e di alto spettacolo, ha trionfato il più furbo.
L’Angelucci è riuscito a spuntarla sul rigoroso diktat che vedeva penalizzato proprio il superfavorito, riuscendo a servirsi del modesto talento che pur ha per conquistare la vittoria senza esclusione di colpi.
Stiamo parlando di un ragazzo che si è seminato il terreno per la visibilità incontrastata giorno per giorno, a colpi di astuti stratagemmi, una dialettica velenosa e un’impressionante capacità di distacco dagli eventi.
Federico è riuscito a stregarci proprio tutti, ma nel senso mistificatorio del termine, coniugando doti vocali discrete ma non eccezionali con un’espressività facciale fortemente televisiva e una versatilità accettabile al punto da non far gridare allo scandalo. Insomma, una base artistica dignitosa per spianarsi la strada verso il successo a tutti i costi, a colpi di protagonismi esasperanti e ossessione della telecamera.
Insomma, non lo si può paragonare al Raffaele Tizzano della classe precedente, tutto faccine e poca sostanza.
Ma la sua vittoria, nella misura in cui ha messo al servizio la propria arte per cattivi scopi, rappresenta un modello negativo per le nuove generazioni e un triste precedente per gli aspiranti Amici del domani. Se prima, infatti, si prendevano ad esempio la disciplina di Ivan o la passione disarmante di Antonino per convincersi in un lieto fine, quale sarà il lascito di questa consacrazione per il futuro artistico dei Saranno Famosi a venire?
Quanti personaggi impostati, spregiudicati e dalle lingue biforcute si presenteranno ai provini giocandosi la carta della sfacciataggine per accattivarsi gli autori e mettere in riga i professori?
Quanti vedranno in Federico un idolo per le sue abilità da infido stratega, capace di alternare l’offesa ad un insegnante alla strumentale piaggeria per portarlo dalla sua parte?
E, soprattutto, chi mai svelerà l’arcano che vide nelle prime settimane di scuola lo stesso Federico scampare a un’ipotetica eliminazione dopo la rissa ingaggiata con il compagno Ema da cui sarebbe uscita un’ipotetica bestemmia?
Diversi forum riportarono la notizia e per molte ore l’Angelucci sparì dalla scuola, ma la sua assenza fu occultata da opportuni stacchi nella diretta di Sky Vivo. Persino nell’elenco degli allievi affisso in bacheca con le relative votazioni era stato eliminato il suo nome. La vicenda non è stata più chiarita perchè non ci si poteva permettere di farsi sfuggire uno così.
E non a caso è risultato altrettanto nebuloso il meccanismo di sfida tra lui e Karima, che non li ha visti mai confrontarsi sulle stesso prove e ha subito delle aggiunte impreviste dopo l’annuncio, dato da Maria De Filippi, del pareggio fra i due.
Molte spiegazioni dovranno essere date da chi di dovere, tra cui una finalissima che, malumori a parte, ha impedito ad Agata di emergere con la sua grinta e determinazione.
La finale se la giocavano i tre protagonisti indiscussi di quest’edizione: Karima, il vero Talento, Agata, il modello di Reality Positivo che insegna a lottare per ciò in cui si crede e Federico, il Personaggio sfrontato che non guarda in faccia nessuno, mostrandosi inacidito persino con suo madre dopo mesi di lontananza forzata.
Il voto del pubblico è sacro e va accettato. Ma con un pizzico di amarezza, perchè l’anno prossimo nessuno potrà più dire che ad Amici vince il talento. Federico ce l’ha fatta per tutto il resto…