Anno Zero subito al centro della polemica
Ieri avevamo annunciato il nuovo ciclo di Anno Zero e la partenza è stata con il botto. Ascolti buoni (3.047 per il 12,72% di share), una manna per Raidue come ha giustamente fatto notare il nostro Share, e subito un’aspra polemica politica. La nuova formula aveva perso il confronto fra due politici di schieramento opposto
Ieri avevamo annunciato il nuovo ciclo di Anno Zero e la partenza è stata con il botto. Ascolti buoni (3.047 per il 12,72% di share), una manna per Raidue come ha giustamente fatto notare il nostro Share, e subito un’aspra polemica politica.
La nuova formula aveva perso il confronto fra due politici di schieramento opposto e vedeva il solo Clemente Mastella confrontarsi con dei cittadini su un tema di attualità nel dibattito politico, quello dei DICO e del riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto.
La trasmissione è partita con un reportage onestamente fuori luogo, la riproposizione della manifestazione del Gay Pride del 2000 a Roma, una scelta non particolarmente coraggiosa che non rende giustizia al tema dei diritti e al serio dibattito sui Pacs all’italiana. Insomma, mostrare gli aspetti “carnevaleschi” di una marcia dell’orgoglio gay vecchia di 6 anni è poco attinente e poco utile per inquadrare il problema tutto politico del confronto fra stato laico e chiesa cattolica, ma tant’è.
La parte più interessante, contrariamente al solito, era dunque risultato proprio il dibattito/confronto fra Mastella ed esponenti del mondo gay/lesbico italiano che ha avuto un esito spiacevole e uno strascico polemico. Il Ministro dopo aver egregiamente difeso le sue posizioni vicine alla chiesa, di fronte ad una vignetta provocatoria di Vauro, ha deciso di abbandonare la trasmissione con un gesto tanto eclatante quanto infantile. Dopo il salto vi proponiamo il video dell’uscita di scena di Mastella, seguito dalla dura reprimenda di Santoro e dalle altre vignette di Vauro.
Questa mattina è poi partito un pesante attacco al programma, a Santoro direttamente per via del suo stipendio in Rai (strumentale e fuori contesto) e in genere “all’anticlericalismo” che sarebbe presente nella tv di stato arrivando a coinvolgere l’incolpevole Littizzetto e il suo tormentone sul Cardinal “Eminenz” Ruini:
La Rai si deve porre il problema di cosa significa fare il servizio pubblico, in termini anche pedagogici, prendersela con la politica quando uno guadagna quasi un milione di euro l’anno, è una cosa disonesta moralmente. L’anticlericalismo non paga. Per questo voglio dire anche a Luciana Littizzetto che spero che da domenica prossima non ci sia più Eminenz
Santoro si difende e rivela la reale entità del suo compenso (250mila euro):
Non abbiamo nulla di cui discolparci, sono le solite accuse, i soliti giudizi, non mi debbo difendere rispetto all’opinione che Mastella ha di me. Piuttosto posso assicurare che non guadagno un milione di euro, e quindi spererei che l’azienda lo smentisca. O, in caso contrario, che mi desse i soldi che mi si attribuiscono.
Il resto ricalca il solito schema, con il centrodestra che approfitta dell’occasione per scagliarsi contro Santoro e qualche voce (isolata) nel centrosinistra che lo difende. Da parte mia appare curioso che un politico possa andarsene da un programma tv in diretta se una vignetta satirica (tra le altre cose anche piuttosto divertente) lo prende in giro per poi riportare il tutto nei termini di una polemica che è altro da sè e colpisce una trasmissione nella quale gli era stato dato tutto lo spazio possibile per difendere e proporre il suo punto di vista.
Chissà se la Littizzetto risponderà a Che tempo che fa e se Santoro subirà una rappresaglia per questo suo ulteriore atto di insubordinazione.
Intanto sul sito di Anno Zero è già disponibile il video completo della trasmissione.