Mediaset vende le sedi regionali di Videotime
Mediaset vende ad una nuova azienda le 10 sedi regionali minori di Videotime, la sua storica società di produzione. I sindacati temono l’inizio dei licenziamenti.
In tempi di crisi licenziare non è più un tabù. Anche Mediaset mette in atto operazioni che permettano di contenere i costi ed ottenere dei risparmi. Si inquadra in quest’ottica lo scorporo delle sedi regionali di Videotime, anche se di tagliare direttamente lavoratori non se ne parla. D’altra parte “Mediaset non licenzia nessuno”, questo è il mantra diffuso anche da una certa mitologia derivante dal più becero populismo berlusconiano, e a vedere le cifre è (quasi) vero.
Gli ambienti sindacali interni a Mediaset sono comunque in agitazione dopo che la notizia dell’esternalizzazione delle sedi regionali di Videotime si è diffusa. Saranno 10 le sedi, tutte le minori, con i loro 74 dipendenti (sui 1.141 totali, principalmente localizzati su Milano) a confluire in una società che sarà con tutta probabilità guidata dall’ex manager Mediaset Renato Pizzamiglio.
Non si parla di tagli, ne tanto meno di licenziamenti o riduzioni del personale, ma i sindacati temono sia un “deterioramento del rapporto con il territorio locale” sia che questa pratica, quella della cessione del ramo d’azienda con “dentro” i dipendenti, diventi un grimaldello con il quale via via sottrarre potere di contrattazione ai singoli lavoratori non più coperti dall’etichetta di “assunti Mediaset”, da sempre una garanzia più che sufficiente per non perdere il posto. Mala tempora currunt.