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Rai5, presentato nuovo palinsesto. Gubitosi: “Puntiamo molto sul teatro”

Si parte sabato prossimo, 7 dicembre, con la diretta de La Traviata dalla Scala di Milano

pubblicato 5 Dicembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 11:03

Ieri a Roma è stato presentato il nuovo palinsesto di Rai5, primo canale dedicato alle performing arts (arti sceniche). Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai, ha spiegato che molto si punterà sul teatro:

Abbiamo creato degli appuntamenti fissi ogni settimana per abituare il pubblico, puntiamo molto sul teatro, sulla scia dell’esperimento che abbiamo fatto con la storia. La puntata di due giorni fa sulla Marcia su Roma ha fatto 648mila spettatori. Storicamente la Rai si è sempre impegnata nel teatro, recentemente meno. Con l’aiuto del Ministro Bray abbiamo riunito un gruppo di esperti, l’auspicio è di rifare in televisione teatro dal vivo. Vorremmo riavvicinare il pubblico al teatro. Per la Rai è un argomento molto importante, in un mondo globalizzato la Rai ha una grande responsabilità: difendere e valorizzare la nostra cultura.

Non soltanto teatro, però, ovviamente. Nella programmazione di Rai5 la proposta culturale comprenderà anche serate tematiche e appuntamenti fissi di lirica, arte, letteratura, musica classica, danza, film. Il venerdì sera, per esempio, sarà dedicato al docu-film: si parte con Below sea level di Gianfranco Rosi, autore di “Sacro GRA”, recente vincitore del Leone d’Oro a Venezia.
La nuova stagione della rete comunque si aprirà idealmente sabato prossimo, 7 dicembre. Alle 17.30 inizierà la diretta dal Teatro alla Scala di Milano de La Traviata di Giuseppe Verdi con la direzione di Daniele Gatti e la regia di Dimitri Tcherniakov.
Anche il Ministro della Cultura Massimo Bray è intervenuto alla presentazione:

Quello di Rai5 è un regalo che la Rai fa alla cultura italiana, rappresenta il coraggio di fare una scelta. Lo dico da tempo: il nostro paese ha bisogno di coraggio. C‘è una Rai che produce cultura, consapevole del suo ruolo di servizio pubblico, ma anche dell’importanza di creare momenti di riflessione e di lavoro sui contenuti. Vorrei che la Rai fosse parte importante del Ministero dei Beni Culturali, sono convinto che sia il suo luogo naturale. Mi piacerebbe affrontare il discorso con il Ministro Saccomanni, sono convinto che la Rai e il Ministero dei Beni Culturali debbano essere più vicini. Sarebbe un segno importante, una sorta di modello di sviluppo del paese. La valorizzazione del patrimonio culturale insieme allo sviluppo di un turismo intelligente creerebbe ricchezza e posti di lavoro. Per la cultura si deve fare di più. In un mondo in cui dobbiamo ridisegnare tutto la cultura deve avere un ruolo centrale, ma non ce l’ha. Sono contento che non ci siano stati tagli alla cultura, ma bisogna fare di più. La cultura è essenziale per ricostruire il senso di comunità.

Segnaliamo inoltre che Gubitosi, in un’intervista rilasciata al quotidiano l’Unità, ha rivendicato che la Rai “è la tv pubblica europea che trasmette più scienza in prima serata”. Poi sul tema ha aggiunto:

In tv la scienza deve essere divulgativa, se è per addetti ai lavori diventa un canale di nicchia, non può essere l’alternativa a un convegno medico (…) Abbiamo già tre canali che trasmettono cultura: uno è Rai5 che sta cambiando pelle con le performing arts, un altro è RaiScuola che si evolverà in una dimensione scientifica e l’ultimo è RaiStoria, che sarà dedicata anche alle scienze sociali.

In chiusura il dg ha smentito che Rai5 si sia ispirata a SkyArte:

Rai5 sarà molto più legata all’arte, con un palinsesto specifico e delicato, altri canali tendono ad essere dei contenuti generali.

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