Ernst Knam di Bake off critica Masterchef: “Troppe parolacce e si sputa sul cibo”
Lo chef dei Dolci in forno di Benedetta Parodi parla dei colleghi su Vanity Fair
Quale modo migliore, per diventare una cooking star, che criticare gli altri programmi “stellati”? Ernst Knam, il Re del cioccolato che debutta domani sera con Benedetta Parodi in Bake off – Dolci in forno, è già stato ribattezzato dai giornali il Carlo Cracco della pasticceria, ma dai colleghi degli altri format prende le distanze, in un’intervista su Vanity Fair:
“Ormai i programmi dedicati al food sono troppi. Buddy Valastro è spettacolare, ma non vorrei assaggiare una sua torta. Mi piace Masterchef, però troppe parolacce, e non va bene sputare il cibo e dire che fa schifo. Non mi secca il paragone con Cracco, siamo amici. Forse sembro burbero come lui, ma ho un cuore morbido. Solo la crosta è croccante”.
Il giudice del nuovo talent per aspiranti pasticcieri ammette che il suo è un lavoro duro:
“Ci vuole un pizzico di follia. Si lavora in piedi, per 12 ore al giorno. Poi tanta passione e rispetto per materia e attrezzatura. Il forno va trattato come una moglie”.
Della cucina di Benedetta Parodi dice:
“Casalinga, ma intelligente: ha capito cosa vuole la gente e vende un sacco di libri. Noi chef professionisti invece facciamo libri super tecnici e poi ne vendiamo pochissimi”.
Intervistato da Vanity Fair.it, Knam prosegue nello spiegare meglio in cosa consisterà il suo programma:
“È un talent cooking di pasticceria soprattutto da forno, davvero molto interessante. Ogni puntata i concorrenti si sfideranno all’ultima ricetta e ogni volta ne uscirà uno. Questa selezione porterà al vincitore. Io avrò il ruolo di giudice tecnico accanto a Clelia D’Onofrio. Io sarò più tecnico, Clelia avrà un ruolo più morbido e familiare”.
Sulla sua personalità ribadisce che non sarà gratuitamente severo:
“No, io non sarò cattivo e non bastonerò nessuno. Esigo solo un grande rispetto per il lavoro, per le persone e per le materie prime, visto che finiscono in bocca e bisogna maneggiarle con grande cura. Ci vuole puntualità, pulizia e velocità. Se vola una parola grossa di troppo è perché in quel momento ci vuole. Significa che quella persona ha fatto una pirlata, ops, una favolata”.
Ancora, Bake off non sarà come Masterchef:
“Non paragonerei questo programma a Masterchef che è un tutoria completamente diverso. I giudici sono molto cattivi e non condivido qualche maniera come quella di sputare il cibo, davvero poco elegante. Qui l’atmosfera è più familiare. I concorrenti sono tutti con una formazione amatoriale e vengono ripresi quando sbagliano, ma senza isterismi”.
Intanto Knam sta registrando nel laboratorio di Bake off la terza serie del Re del Cioccolato. Ecco che cos’avrà di diverso dalla precedente:
“Saranno undici puntate di cui due speciale di un’ora all’estero una a Tokyo o a Gerusalemme. Il resto saranno tutte torte per vip…”.