Pippo Baudo: “Sto ancora trattando con la Rai, vorrei fare un rotocalco di spettacoli da febbraio 2014”
Il conduttore svela il format con il quale è in trattativa con la tv pubblica. L’esordio sarebbe previsto per febbraio 2014
“Proprio in questi giorni ho una serie di incontri con i direttori di Rai1 e di Rai3, per dei nuovi programmi, sia di prime che di seconde serate. Sono progetti a breve, per l’inizio del 2014. Spero entro 20 giorni di esser ‘cotto e mangiato” diceva Pippo Baudo a inizio novembre. I 20 giorni sono quasi trascorsi e il suo ritorno in Rai non è ancora ufficiale. A raccontarlo è stato proprio il conduttore in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Tempo.
Sto ancora trattando. Non vorrei attingere al passato, ma al presente e mi piacerebbe realizzare un rotocalco sugli spettacoli attuali, a 360 gradi, perché manca completamente. Spero sia un format innovativo: lo condurrei da solo e avrei ad ogni puntata tanti ospiti di spicco. L’esordio dovrebbe essere a febbraio 2014, ma ad un cachet ridotto: non sono uno di quei pluri-compensati di cui tanto si parla. Nessuna firma sul contratto, ma la parola c’è.
Baudo, dunque, rassicura sulla novità del format anche se “rotocalco sugli spettacoli attuali” a noi fa venire in mente una trasmissione che di puntata in puntata si limita ad ospitare attori e cantanti intenzionati soltanto (o soprattutto) a promuovere il proprio spettacolo. Comunque vedremo nelle prossime settimane, l’attesa non dovrebbe essere lunga visto che Baudo auspica un debutto per febbraio prossimo (su quale rete?).
Intanto segnaliamo il commento non proprio entusiastico (sebbene positivo, almeno dal punto di vista letterale) sulla coppia che condurrà per il secondo anno consecutivo il Festival di Sanremo, amore indimenticato del presentatore siciliano:
La coppietta Fazio-Littizzetto è divertente: lui si fa maltrattare da lei, che ne approfitta e ha gioco facile con Fazio che le consente tutto: ma il giudizio vero è legato alla istituzione canzonettistica.
Infine il commento sull’esplosione dei talk show di prima serata, che Baudo associa senza dubbi alla proliferazione dei programmi dedicati alla cucina.
Sì, sono troppi, ripetitivi e sterili, con contrapposizioni agitate, a voce alta, per far capire che l’oggetto di cui si parla è importante. In realtà, ti lasciano l’amaro in bocca senza arricchirti di nuovi concetti. Sono inutili e troppi anche i programmi sulla cucina, sproporzionati rispetto alla realtà, con ricette esagerate e costose che potrebbe fare solo la cuoca di Berlusconi.