Lost: la crisi diventa realtà
A furia di parlarne la crisi di Lost è esplosa. Qualche giorno fa vi avevamo parlato del crollo italico degli ascolti, oggi siamo costretti a rendervi conto di quelli americani. L’episodio numero 8, trasmesso mercoledì scorso, ha segnato il record negativo di ascolti, un autentico tonfo: secondo Nielsen il totale di telespettatori ha raggiunto la
A furia di parlarne la crisi di Lost è esplosa. Qualche giorno fa vi avevamo parlato del crollo italico degli ascolti, oggi siamo costretti a rendervi conto di quelli americani.
L’episodio numero 8, trasmesso mercoledì scorso, ha segnato il record negativo di ascolti, un autentico tonfo: secondo Nielsen il totale di telespettatori ha raggiunto la cifra (ridicola per Lost) di 12.8 mln.
Il ritorno dalla pausa, Mercoledì 7, non era stato straordinario tenendo conto della forte promozione ricevuta, ma si era arrivati comunque a 14.5 mln. Un risultato deludente per un “ritorno” che avrebbe dovuto essere in grande stile.
Osservando con attenzione i dati ci sono due elementi che possono essere considerati a “parziale discolpa”. Innazitutto l’analisi della fascia demografica più interessante per il mercato pubblicitario (quella 18-49) nella quale Lost vince nettamente (7.3 mln contro 5.8) sullo show che era in concorrenza diretta, nel caso specifico CSI: New York.
Inoltre il giorno di programmazione non è stato decisamente il più felice tenendo conto che si trattava della sera di San Valentino, secondo le rilevazioni il totale dei telespettatori è stato di 7 punti percentuali inferiore alla media.
Tutto questo comunque non basta a giustificare un risultato del genere e i nodi rischiano di venire al pettine tutti in una volta con un effetto potenzialmente devastante.
La verità è che l’esperimento dello “hiatus” prolungato (solo Jericho è stato fermo più a lungo) è clamorosamente fallito. Decisamente troppo tempo. La decisione di fare la pausa dopo sole 6 puntate senza mandare in onda repliche nel frattanto è stata raccolta con particolare fastidio dai fans e ha allontanato molti dei telespettatori meno fidelizzati ma comunque incuriositi dalla serie.
ABC aveva cercato di “proteggere” Lost allontanandolo da American Idol e spostandolo quindi alle 10 pm, ma la mossa pare essersi rivelata controproducente.
C’è anche da dire che, soprattutto in questa terza stagione, cominciano ad essere davvero molte le “divagazioni” della trama, tanto che ora risulta difficile capire dove si voglia andare a parare.
Insomma, senza fare inutili allarmismi certamente gli ascolti dei prossimi mercoledì andranno osservati con particolare attenzione.