Rising Star, il nuovo talent show in cui il pubblico diventa giudice interagendo dai social network: dove andrà in onda in Italia?
Rising Star è un talent show in cui i concorrenti devono ottenere un determinato numero di voti da parte del pubblico durante l’esibizione per passare il turno. In Italia il format è giò stato acquistato
I talent show sono pronti all’ennesimo colpo di scena? Dopo averci abituato a settimane di puntate registrate, montate ad hoc ed ad un pubblico comodamente rilassato e non costretto a dover votare (nelle prime fasi) il suo cantante preferito, le cose potrebbero cambiare. Dall’Israele arriva “Rising Star”, nuovo talent musicale record d’ascolti in Patria, e di cui la Abc, in America, ha acquistato il format per la stagione estiva.
“Rising Star” sembra un talent show come tanti altri: i concorrenti arrivano sul palco, si esibiscono, e se ottengono il consenso della giuria possono passare alla fase successiva. Ma la novità arriva dall’interazione con il pubblico attraverso i social network: il programma, in onda in diretta fin dalla prima puntata, chiede infatti ai telespettatori di votare il cantante durante la sua esibizione, decidendo così se questo può passare il turno o no.
Se in “The Voice” a determinare il gradimento dei giudici sono le famose sedie che si girano quando questi approvano l’esibizione, in “Rising Star” c’è un vero e proprio muro. All’inizio dell’esibizione, infatti, il cantante non si trova di fronte al pubblico ed ai quattro giurati, ma ha di fronte a sè, appunto, un muro composto da uno schermo gigante. La giuria, in studio, non può interagire con il concorrente.
Iniziata l’esibizione, sullo schermo compare un contatore: il pubblico, non appena la musica parte, può iniziare a votare a favore o contro il cantante attraverso un’applicazione da scaricare sugli smartphone e che, in contemporanea con la puntata, propone agli utenti le immagini di chi si sta esibendo. Il pubblico deve semplicemente digitare un tasto blu per dire “sì” o un tasto rosso per dire “no”. Il voto è inviato direttamente al contatore, che riporta il gradimento del pubblico.
I giudici possono dire la loro, con le stesse modalità di voto: se uno di loro apprezza la performance, il contatore aumenta di sette punti. Questo vuole dire che i quattro giudici possono dare insieme un massimo di 28 punti percentuali al concorrente, mentre i restanti 72 toccano al pubblico, che assume un ruolo molto più importante rispetto al passato, tanto che i volti di chi invia il proprio voto compare sul muro stesso, grazie alle pagine Facebook degli utenti.
Quando il cantante raggiunge una determinata soglia di voti (nella versione originale il 70%), il muro si alza, per fare spazio al pubblico ed alla giuria, segno che il concorrente ha passato il turno. Se la soglia fosse più bassa di quella richiesta, il muro non si alzerebbe ed il concorrente dovrebbe tornare a casa.
“Rising Star”, insomma, gioca con l’interazione del pubblico, cercando di diminuire l’importanza della giuria e dando nuovo valore alle prime puntate del talent, che in questi anni servivano più a fidelizzare i telespettatori ma non a far esprimere loro un giudizio valido all’esito del gioco.
“Questi talent show sono in onda da dieci anni, e credo che ci sia una stanchezza nel modo di fare le cose, tutti devono guardare un numero di telefono dopo l’altro ed aspettare i risultati finali”, ha detto Avi Nir, a capo di Keshet, che produce e vende il format. “Non c’è drama. L’unico elemento drama che c’è è la reazione dei giudici, ma è diventata troppo banale e prevedibile. Volevamo riportare il drama in ogni voto”.
Con “Rising Star”, l’obiettivo è quello di mettere l’opinione del pubblico fin dalle prime pagine del racconto, sfruttando l’interazione con il web e facendo del televoto qualcosa di sorpassato. Grazie alla semplicità del voto, con oltre un milione di download per l’app, il pubblico sembra aver gradito l’innovazione dello show. “Rising Star” ha debuttato in Israele con ascolti record, arrivando a raggiungere il picco del 49% di share.
Un format potenzialmente forte, che è già stato venduto in numerosi Paesi. Tra questi c’è anche l’Italia: a comprare il format è stata la Toro Produzioni, la stessa che produce “The Voice” per Raidue.
“Rising Star” potrebbe quindi arrivare in Italia, ma dove? Considerato che Raidue vuole puntare su “The Voice”, che Canale 5 con “Amici” ha un format tutto italiano che continua a funzionare e che SkyUno è contenta dei risultati di “X Factor”, Rai, Mediaset e Sky possono essere in partenza alla pari per quanto riguarda la messa in onda di uno show del genere.