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Lost – Episodi 201 e 202

Mentre scrivo è terminato il primo episodio della seconda stagione di Lost trasmesso in chiaro da RaiDue a partire da questa sera. Man of Science, Man of Faith è una delle più clamorose svolte nella serie, nonché una delle più belle season premiere che si ricordino.
Avevamo lasciato le nostre anime appese alla botola appena aperta e alla zattera assalita, e ce le ritroviamo nel bel mezzo di una struttura in cui qualcuno digita qualcosa su un computer, poi mette su un disco – quante volte ho riascoltato Make your own kind of music da quando ho visto l’episodio, non è possibile dirlo – e fa ginnastica. C’è un’esplosione. L’uomo si equipaggia e verifica cosa stia succedendo. Manco a dirlo, è l’esplosione causata da Locke, Jack, Hurley e Kate. In pochi minuti veniamo trascinati in un universo completamente diverso da quello che ci potevamo figurare.
L’episodio è dedicato a Jack. Nel flashba

pubblicato 13 Febbraio 2007 aggiornato 6 Settembre 2020 08:14


Apprendiamo così che Jack ha salvato dalla paralisi la sua futura (ex) moglie, Sarah, quando tutti avevano ormai perso le speranze. E’ il Jack che abbiamo imparato a conoscere negli altri episodi, quello che non si arrende mai, quello che ha una fede incrollabile nella razionalità e nelle proprie capacità, con la quale maschera tutte le proprie insicurezze.
Sull’isola, gli eventi riguardano principalmente la botola aperta, anche se ci si occupa un po’ di quel che accade al nutrito gruppo dei naufraghi, rifugiatisi nelle caverne per sfuglire agli altri. Shannon, che deve occuparsi di Vincent, cercandolo nella foresta ha un incontro con un Walt quasi spettrale, inspiegabilmente tornato sull’isola. Ovviamente, Sayid non le crede.
E’ il momento delle rivelazioni (una delle principali critiche mosse all’impianto narrativo di Lost è il fatto che i personaggi dialoghino poco fra loro). Hurley racconta a Jack la storia dei numeri maledetti, ma il dottore è abbastanza incredulo. I magnifici quattro (Jack, Hurley, Locke e Kate) raccontano a tutti gli altri della botola.
Sarà Locke – tanto per cambiare – a rompere la situazione di stasi, recandosi nuovamente alla botola seguito da Kate. Quando Jack prova a raggiungerli, non li trova, e decide di calarsi a sua volta all’interno del misterioso rifugio. Qui, con il consueto crescendo di tensione, accade l’incredibile: l’uomo che abbiamo visto all’interno della botola è Desmond, che Jack aveva già incontrato (“see you in another life” era stato il loro ultimo scambio di battute) mentre correva in uno stadio deserto.
Interrogativi a iosa, ma non è certo il secondo episodio a risolverli. Anzi.
Adrift (“Alla deriva) si concentra, ovviamente, sul gruppetto che aveva tentato di lasciare l’isola a bordo di una zattera: Sawyer, Michael e Jin sono appena stati aggrediti, Walt è stato rapito.
Il flashback è dedicato a Michael e al suo rapporto con il figlioletto. Per gli amanti dei particolari inquietanti, Michael regala a Walt un pelouche che raffigura un orso polare (ve li ricordate, gli orsi polari)?
L’impianto narrativo del secondo episodio prevede anche un flashback che riguarda gli accadimenti dell’isola: vediamo infatti tutto quel che segue il tentativo di Kate e Locke di calarsi all’interno della botola, dal punto di vista di Desmond. Qui scopriamo che quel che gli abbiamo visto digitare sul computer nell’incipit del primo episodio non sono altro che i numeri maledetti 4,8,15,16,23,42.
Nel frattempo, un Michael disperato e un Sawyer ferito sono alle prese con i resti della zattera, nel tentativo, ahiloro, di ritornare sull’isoletta. Vengono aggrediti da uno squalo. A un’analisi attenta si scopre – è un lavoro da malati del frame-by-frame, come il sottoscritto – che sulla coda dello squalo c’è un marchio, lo stesso marchio che appare nella botola. E’ il progressivo svelamento della Dharma, cui dovremo abituarci presto (i maniaci avranno trovato la loro soddisfazione anche nel primo episodio, quando, per esempio, si nota che la boccetta di liquido che Desmond si inietta riporta sulla sua etichetta – pensa un po’ – i numeri maledetti).
Mentre nella botola si ritorna al punto in cui ci eravamo lasciati all’episodio precedente, ecco che Michael e Sawyer, sfuggiti allo squalo, riapprodano sulla spiaggia: incontro a loro corre Jin, legato. Ha appena il tempo di gridare others: un gruppo di persone si avvicina a loro in maniera decisamente minacciosa.