RaiExpo, anche Pisapia protesta: “La sede della piattaforma deve essere a Milano”
Salvini e Maroni avevano lamentato anche un generico e progressivo smantellamento della sede Rai di Milano, a vantaggio di quella romana.
UPDATE 25 ottobre – La polemica sulla piattaforma RaiExpo non è chiusa. Infatti, nelle scorse ore è intervenuto anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia:
Il primo segnale di attenzione che chiediamo alla Rai é inevitabilmente quello di ripensare alla scelta di Roma come sede della piattaforma Rai-Expo e di collocarla a Milano.
Sulla sua pagina Facebook il sindaco ha aggiunto:
Risulta, infatti, difficilmente comprensibile che una struttura che ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’Esposizione Universale di Milano non abbia la sua sede centrale e operativa nella città sede dell’evento. Oltretutto rispetto alle ipotesi iniziali bisogna considerare che non si è voluto fare un canale dedicato esclusivamente ad Expo ed è anche tramontata la possibilità che il Centro di Produzione Rai sia realizzato nell’area di Rho-Pero.
Il caso peraltro è apertissimo perché della sede distaccata a Milano promessa da Gubitosi in Vigilanza Rai non c’è traccia nella risposta all’interrogazione parlamentare presentata da Vinicio Peluffo del Pd. C’è solo una generica allusione a “locali già individuati” a Milano.
RaiExpo, Gubitosi conferma: “Coordinamento sarà a Roma. A Milano sede distaccata”
UPDATE 24 ottobre – Ieri, nel corso dell’audizione in Commissione di Vigilanza, Luigi Gubitosi ha precisato che “non c’è alcuna intenzione di chiudere la sede milanese della Rai” e ha detto che “anzi, l’intenzione è quella di rafforzarla proprio in vista dell’Expo del 2015, evento per il quale c’è la massima attenzione”. Il dg della Rai poi ha precisato che gli accordi tra Expo 2015 Spa e Rai non prevedono alcun canale dedicato all’Esposizione, ma una piattaforma multimediale che coinvolgerà tv, radio, web e social media. In questo senso Gubitosi ha ribadito che la struttura avrà il suo coordinamento a Roma, per motivi funzionali, mentre sarà attiva una sede distaccata a Milano, dove un ruolo importante sarà rivestito dalla testata giornalistica regionale.
RaiExpo da Milano a Roma? La Lega Nord protesta. Venerdì l’incontro con Gubitosi
Ieri mattina la Lega Nord ha organizzato una manifestazione (a cui hanno preso parte una cinquantina di persone) davanti alla sede Rai di corso Sempione a Milano per protestare contro il presunto smantellamento della Rai di Milano e per il possibile spostamento a Roma del canale tematico della tv pubblica dedicato all’Expo, l’esposizione che si terrà nel capoluogo lombardo nel 2015. Matteo Salvini, eurodeputato leghista, ha denunciato:
Stanno svuotando la Rai di Milano. La direzione di RaiExpo è a Roma, i programmi sportivi vengono spostati a Roma, il direttore della sede Rai di Milano è a Roma, ma viene a Milano e soggiorna in albergo.
Salvini ha inoltre promesso che, nel caso in cui tale “processo di svuotamento” non si fermerà, darà vita ad una battaglia in parlamento e a Bruxelles per cancellare il canone. Nelle sue dichiarazioni è chiaro il riferimento all’intervista di Maradona realizzata da Fabio Fazio:
Sono disgustato da una Rai che spreca milioni di euro: gli stipendi alla Fazio e le interviste a pagamento a Maradona, un evasore fiscale che non è certo un buon esempio per i nostri figli, mi convincono che non sia moralmente giustificato pagare il canone.
Salvini ha ovviamente attaccato il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, che venerdì dovrebbe incontrare amministratori e sindacalisti (Salvini, a tal proposito, ha detto che il dg riceverà l’accoglienza “che si merita, quella cioè riservata ai colonizzatori”).
All’incontro, organizzato dalla Cgil, ci sarà anche Roberto Maroni, governatore della Lomardia che ha definito “incomprensibile come questo gruppo di lavoro su Expo non possa avere dentro qualcuno della sede di Milano, dove ci sono fior di professionisti”.
I leghisti ricordano che da Milano hanno già portato via Rai 5 e RaiSport2 e per questo si oppongono che nel capoluogo lombardo resti solo una “sede distaccata” della struttura che si occuperà di coordinare i programmi dedicati all’Expo la cui “testa pensante” sarà invece nella Capitale.
Da segnalare anche la protesta dell’assessore regionale alla Cultura Cristina Cappellini per cui “le scelte dell’azienda provocherebbero seri danni per il territorio” e la presa di posizione del consigliere Rai Antonio Verro che ha annunciato che “nel prossimo cda porrò il tema chiedendo al dg maggiore trasparenza sulle iniziative Rai per Expo, allo scopo di condividere con tutti i consiglieri tutti i dettagli economici e organizzativi” nel nome del concetto per cui “la valorizzazione delle sedi regionali e dei centri di produzione di Milano e Napoli deve rientrare tra le priorità dell’azienda”.
In chiusura facciamo notare che già negli scorsi giorni esponenti politici di altri partiti, come il Pd e Sel, avevano contestato la decisione di Viale Mazzini di spostare la sede della piattaforma multimediale che dovrà coprire l’Expo a Roma.