Maurizio Crozza in Rai, Beppe Caschetto impone produzione esterna e contratto milionario?
Più di 20 milioni di euro sarebbe la cifra complessiva che la tv pubblica dovrebbe sborsare per portare il comico genovese sui propri schermi dal 2014.
Qualcuno stia accanto a Renato Brunetta, queste potrebbero essere ore complicate per l’ex ministro. No, nessun riferimento alle questioni interne al Pdl-Forza Italia. Qui si parla di tv e in particolare di Maurizio Crozza, non propriamente il personaggio più amato dal capogruppo del partito di Berlusconi (o di Alfano?) alla Camera dei deputati.
Non a caso pochi giorni fa raccontavamo della interrogazione presentata da Brunetta al presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Roberto Fico, per sapere se “corrispondono a verità le indiscrezioni apparse sugli organi di stampa, secondo le quali la Rai sta conducendo una trattativa con il comico Maurizio Crozza, per la definizione di un contratto con la televisione di Stato”.
Le indiscrezioni, fino a quel momento, parlavano soltanto di un contratto per il comico genovese da 4-5 milioni di euro per due anni. Troppi, secondo Brunetta, che dall’inizio della nuova legislatura si è segnalato per l’attenzione riposta sui palinsesti della tv pubblica e in particolare di Rai3.
Stando a quanto ricostruito ieri da Il Fatto quotidiano, le trattative tra Rai e Beppe Caschetto, l’agente del comico, sarebbero in dirittura d’arrivo. Nella posizione di forza ci sarebbe il rappresentante degli interessi di Crozza, che avrebbe incluso nel pacchetto anche la produzione della trasmissione ‘chiavi in mano’ (cioè sarebbe una produzione esterna alla Rai e firmata da Caschetto, che non svolge la sola professione di agente dei vip, ma anche – appunto – quella di produttore).
Il dettaglio che forse più ha fatto clamore è che l’acquisto del pacchetto Crozza costerebbe a Viale Mazzini una cifra che si aggira intorno ai 20 milioni di euro complessivi (all’artista andrebbero – confermata dunque la voce in circolazione da settimane – tra i 4 e i 5 milioni). Peraltro, sempre stando a quanto ha scritto il giornale di Padellaro e Travaglio, il programma del comico supererebbe il limite fissato dalla Rai per l’intrattenimento che equivale a 5-600 mila euro per due ore.
Non è finita. Caschetto avrebbe imposto alla Rai il ‘pay or play‘, clausola che obbliga l’azienda a rispettare fino in fondo il contratto anche in caso di flop o di chiusura anticipata della trasmissione.
I dettagli dell’indiscrezione sono stati smentiti dal direttore di Rai1, Giancarlo Leone, che però ha ribadito l’interesse della rete nei confronti del comico.
L’unica certezza, al momento, è che Crozza è legato a La7 da un contratto in scadenza a dicembre prossimo.