Chi ammicca e chi lavora
Programma-compromesso per eccellenza, Amici mescola necessariamente partecipanti seri che, più o meno talentuosi, lavorano sodo per imparare o perfezionarsi e personaggi che, talentuosi o meno, sfruttano l’occasione televisiva per fare leva sull’emotività o sugli ormoni delle ragazzine urlanti in studio, parziale rappresentazione di quelle che poi, telecomando e telefono in mano, voteranno vincitori ed esclusi.
Programma-compromesso per eccellenza, Amici mescola necessariamente partecipanti seri che, più o meno talentuosi, lavorano sodo per imparare o perfezionarsi e personaggi che, talentuosi o meno, sfruttano l’occasione televisiva per fare leva sull’emotività o sugli ormoni delle ragazzine urlanti in studio, parziale rappresentazione di quelle che poi, telecomando e telefono in mano, voteranno vincitori ed esclusi. E anche tra i protagonisti di questa edizione iniziano a delinearsi le differenze tra quelli “seri”, come Christo, Bambi, ma anche i più “televisivi” Jessica e Santo (tra l’altro i soli due ballerini meritevoli di uno sguardo coinvolto di quest’anno, secondo il mio personale parere) e quelli “ammiccanti“. Nella seconda categoria metterei Federico, irritante fino alla tenerezza nel fare il piacione col microfono, Salvatore, ancheggiante e dallo sguardo di fuoco a uso e consumo delle piccole fans, e Toni, ormai perfettamente a suo agio nel ruolo del cucciolotto di casa. Menzione a parte, invece, per Agata, che della sua querelle con la professoressa Alessandra ha fatto un tale punto di forza da diventare, nonostante convinca poco come ballerina, prima in classifica. Naturalmente i giochi del serale devono ancora aprirsi e dunque le categorie “seri” e “ammiccanti” sono ancora in fluidissima costruzione e, proprio come per le squadre, ci sarà magari chi passerà disinvoltamente da uno schieramento all’altro.