4 di Sera e l’equivoco di fondo: non è stato Del Debbio ad approdare in access, ma viceversa
4 di Sera ormai non è altro che una sorta di versione ridotta della trasmissione del giovedì sera, con tanto di pubblico presente unica vera benzina del giornalista lucchese
Doveva essere Del Debbio ad approdare in access prime time, in realtà è stato l’access prime time a trasferirsi da Del Debbio. Su questo equivoco di fondo poggia 4 di Sera, il talk di Rete 4 che ha riportato nella fascia di cena il volto di Dritto e rovescio.
Si tratta del terzo esperimento dopo l’addio di Barbara Palombelli, che era stata rimpiazzata prima da Nicola Porro e, in seguito, da Bianca Berlinguer.
Pronti via, Del Debbio si è subito mostrato insofferente, sia con la regia che con gli assistenti di uno studio che era stato totalmente rinnovato, tra skyline di una grande metropoli come sfondo e un tavolo circolare su cui si dava il là al dibattito con gli ospiti di turno. Una mezza rivoluzione scenografica durata il tempo di uno starnuto e sostituita in fretta e furia dall’usato sicuro, ovvero gli ambienti di Dritto e rovescio.
Sì perché ormai 4 di Sera non è altro che una sorta di versione ridotta della trasmissione del giovedì sera, con tanto di pubblico presente unica vera benzina del giornalista lucchese. In tal senso, un fondamentale indizio era giunto in epoca covid, quando proprio Del Debbio fu il conduttore che più soffrì l’imposizione degli spalti vuoti. Ecco allora gli applausi, il calore, il solito clima che ha reso l’access di Rete 4 ciò che non doveva essere e che, forse, nemmeno i vertici di Mediaset desideravano che fosse.
Porro e Berlinguer, seppur con riscontri d’ascolto inferiori, perlomeno tentarono di proporre ‘altro’, staccando per quanto possibile l’appuntamento delle 20.30 da quello di prima serata. Una mossa oggettivamente difficile se sei costretto a sdoppiarti, dal momento che le due realtà per forza di cose finiscono col comunicare. Ma con 4 di Sera, al netto del titolo, la sovrapposizione è integrale. Un po’ come se il discorso avviato il giovedì vada spalmato sugli altri giorni, o viceversa. Certo, per qualcuno potrebbe rappresentare una strategia intelligente per incrementare il seguito e la fidelizzazione, tuttavia la percezione di appiattimento e di eterna replica rischia di prendere il sopravvento.
Non resta pertanto che tornare a porsi il quesito di sempre, ossia se non sia stato un errore pensare che la figura ‘istituzionale’ ed equidistante della Palombelli fosse il problema di quella fascia oraria. Sommato ad un altro sbaglio, ormai fin troppo datato: convincersi che a quell’ora, su Rete 4, ci sia la necessità dell’ennesimo talk show, a scapito – magari – delle soap.