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Servizio Pubblico, prima puntata: l’approfondimento c’è, ma il docudrama in diretta è un flop

Ospiti di Santoro Marco Travaglio, Sergio De Gregorio e Maurizio Belpietro.

pubblicato 26 Settembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 13:59

Servizio Pubblico questa sera, al ritorno in onda per la seconda stagione consecutiva su La7 (su PolisBlog il liveblogging), ha proposto un talk di approfondimento. Impossibile negarlo, la squadra di Santoro ha studiato nei dettagli i processi che coinvolgono Silvio Berlusconi e Mediaset e ne è venuta fuori una trasmissione che ha fornito molti elementi informativi, cosa spesso rara nei tanto criticati talk show.
Volendo superare la comprensibile critica che potrebbe essere mossa al conduttore salernitano (provate a dare un’occhiata alla pagina Facebook del programma) e che più o meno suonerebbe così ‘ancora Berlusconi? Ma non riesci proprio a farne a meno?’, andiamo a vedere cosa, a nostro parere, non ha funzionato.

L’esperimento del docudrama in diretta è stato un flop. Perché invece di chiarire e semplificare i fatti in discussione li ha resi incredibilmente più confusi. Le ricostruzioni con attori, le interviste in esterna con le persone reali e la discussione in studio tra Belpietro, De Gregorio e Travaglio si sono alternate con grande rapidità mescolando molto spesso i piani e gli argomenti e confondendo – immaginiamo – irrimediabilmente i telespettatori.
Il talk in sé è riuscito, anche grazie al duello verbale tra Belpietro (francamente insopportabili le sue continue interruzioni) e De Gregorio.
Per Travaglio, promosso sul palco centrale, il solito compitino svolto alla perfezione: due editoriali sui processi di Berlusconi e tanti applausi da parte dello studio (molti di più ne avrebbe meritati Vauro quando ha chiesto lumi a Belpietro in merito al presunto attentato di cui sarebbe rimasto vittima qualche anno fa).

Sarà interessante tra poche ore scoprire se e in quale misura il pubblico ha apprezzato la volontà di Santoro di approfondire (fin troppo?) le vicende in questione con una mole di riferimenti a nomi, dati e documenti da far invidia alle aule dei tribunali, pur affidandosi al contempo all’usato sicuro (i guai giudiziari del Cavaliere).

P.S. Sulla opportunità di dare così tanto spazio a una personalità come De Gregorio non ci esprimiamo in questa sede, dove ci limitiamo a valutare le questioni più ‘superficialmente televisive’.



Servizio Pubblico, puntata 26 settembre 2013 – FOTO

Servizio Pubblico, puntata 26 settembre 2013 - FOTO
Servizio Pubblico, puntata 26 settembre 2013 - FOTO
Servizio Pubblico, puntata 26 settembre 2013 - FOTO

Servizio Pubblico, stasera su La7 torna Michele Santoro. Sergio De Gregorio ospite

Sarà Sergio De Gregorio ad inaugurare la nuova stagione di Servizio Pubblico, la seconda consecutiva su La7. Questa sera il talk show di Michele Santoro si occuperà infatti della presunta compravendita dei senatori che avrebbe fatto cadere il governo Prodi nel 2008 e che sarebbe stata messa in atto per volontà di Silvio Berlusconi (il quale è per questa accusa indagato).

Per la prima volta in diretta televisiva a parlare sarà l’ex parlamentare dell’Italia dei Valori De Gregorio che ha già confessato ai magistrati di aver ricevuto 2 milioni di euro dal Pdl per sabotare l’esecutivo di centrosinistra. De Gregorio racconterà anche dell’azione da lui esercitata sul governo di Hong Kong per conto di Berlusconi, per bloccare le inchieste della magistratura italiana sui fondi neri.

Il titolo della puntata di stasera (seguita in liveblogging da PolisBlog) è La politica sporca.

In studio insieme al conduttore ci saranno anche Marco Travaglio, Giulia Innocenzi e Vauro, protagonista delle vignette finali. Nessuna notizia di Gianni Dragoni, mentre Monica Giandotti è passata a Matrix.

Nel comunicato stampa diffuso dal programma si legge anche che “quanto alla polemica di questi giorni sulla crisi del talk, Servizio Pubblico risponderà portando il docudrama in diretta”.

Santoro ieri ha rilasciato un’intervista a Il Fatto quotidiano nella quale ha annunciato che ci saranno alcune novità:

Veniamo da due stagioni pazzesche prima con l’esperimento sulla piattaforma delle tv locali, poi con l’arrivo su La7 dove in termini di ascolto siamo stati spesso la seconda o la terza rete e, in un paio di volte, la prima. Cosa faremo? Ci saranno delle novità, nuove sperimentazioni. Proveremo a rompere tutti i ritmi del talk. Sono convinto che il mondo che raccontiamo sia destinato ad essere sconvolto da cambiamenti precisi. E a ciò dobbiamo essere preparati. É come fare surf sull’oceano cercando l’onda giusta.

La7