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Linea Gialla, un “Quarto Grado” ripulito dagli errori (con un tocco di “Chi l’ha visto”)

Linea Gialla, il nuovo programma de La7 condotto da Salvo Sottile, debutta sotto una buona stella?

pubblicato 17 Settembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 14:20

(Recensione a cura di Fabio Morasca)

Per analizzare la prima, lunghissima, puntata di Linea Gialla, il programma di approfondimento di cronaca che ha segnato il debutto su La7 di Salvo Sottile, è giusto ricordare i propositi del giornalista alla vigilia dell’esordio di questo nuovo programma.

Sottile ha mantenuto la parola riguardante la promessa di trattare altri tipi di cronaca (vedi il caso dei ricercatori dell’Università di Catania morti di cancro o il caso del professore di Saluzzo) ma è impossibile non notare che la nera ha comunque avuto un forte peso sulla puntata d’esordio di Linea Gialla.

Si intravede, però, la volontà di limare le pecche di Quarto Grado, trasmissione di Rete 4 condotta da Salvo Sottile fino alla scorsa stagione, spesso accusata di rasentare lo sciacallaggio mediatico. L’enfasi del giornalista è rimasta intatta, purtroppo, e la sensazione sgradita che si voglia spettacolarizzare il dramma è perenne, ma il rischio voyeurismo, almeno stasera, è stato scongiurato: gli opinionisti si occupano dei casi trattati in prima persona e non sono tuttologi improvvisati e le domande ai familiari delle vittime si fermano ad un limite accettabile.

Il numero di telefono messo a disposizione degli spettatori coinvolti nei casi trattati in studio, stasera, ha prodotto una telefonata: questa mossa non può non ricordare il servizio pubblico di Chi l’ha visto?, così come la presenza in studio di Fiore De Rienzo che, nella prima puntata, si è occupato del caso Emanuela Orlandi, che segue ormai da trent’anni.

Lasciare la strada “Quarto Grado” per imboccare la via “Chi l’ha visto?” potrebbe rivelarsi una scelta azzeccata, cercando sempre di costruire una propria personalità, ovviamente.

La forte interazione con il pubblico tramite i social network, stratagemma per avvicinare il pubblico di La7 che ha un target più giovane rispetto a quello di Rete 4, non si è vista ma questo non è un difetto.

La durata, casomai, può facilmente rientrare nella categoria delle anomalie: tre ore e mezza di trasmissione aiutano l’Auditel ma la scelta di relegare lo scoop della puntata nell’ultimo blocco del programma non appare molto sensata.

Concludendo, se Linea Gialla mantiene questa strada, non cedendo alle tentazioni acchiappa-ascolti, potrebbe tenersi facilmente lontano le solite critiche.

Linea Gialla: Salvo Sottile porta la cronaca a La7 (con i fantasmi di Quarto Grado e Chi l’ha visto?)

Tra qualche ora, prenderà ufficialmente il via Linea Gialla, la trasmissione di cronaca condotta da Salvo Sottile (scritta assieme a Fiore De Rienzo, per anni autore ed inviato di Chi l’ha visto? e Giovanni Filippetto) “che analizza i casi di cronaca, sia quelli ancora irrisolti che aspettano da tempo delle risposte o delle sentenze definitive, sia quelli più strettamente legati all’attualità, di qualunque natura, tutte le volte che necessitano di un’indagine, di un approfondimento”.

Giovani inviati sul campo racconteranno in diretta le evoluzioni delle indagini sui più interessanti casi di cronaca, monitorandoli passo dopo passo fino alla possibile risoluzione. Il programma darà spazio anche ai casi di cronaca ai cosiddetti “cold case”, fatti avvenuti nel passato ancora irrisolti. Inoltre, ci saranno esperti, tecnici, collegamenti in diretta, filmati e documenti inediti, ricostruzioni dettagliate, oltre ad un ampio ed emotivo spazio dedicato alle testimonianze attraverso un serrato faccia a faccia con il conduttore.

Le due incognite di Linea Gialla

La controprogrammazione: Paura di Amare su Raiuno, i nuovi episodi di Criminal Minds su Raidue, Ballarò su Raitre, il ciclo dei film di Terence Hill e Bud Spencer, Le Tre rose di Eva su Canale 5 e, da settimana prossima, Le Iene su Italia 1 oltre all’incubo Champions… una sfida impossibile per risollevare gli ascolti del martedì sera de La7?

Sottile: Non abbiamo l’ansia degli ascolti. C’è la Juventus, le fiction, Ballarò, Le Iene. Abbiamo due competitor molto forti e consolidati nel tempo. La7 non ha una tradizione del genere ma cercheremo di entrare in punta di piedi in questo panorama […] Spero di fare un pochino in più di quello che fa La7 al martedì. Ho trovato un editore che capisce che siamo di fronte ad un progetto ad ampio respiro. Siamo partiti da zero con redazione, inviati ecc…

La verosomiglianza con Quarto Grado e Chi l’ha visto:

Obiettivo cardine del gruppo autorale del programma è quello di distinguersi dai due affermati competitor anche se, a prima vista, lo schema fondante non sembra presentare alcuna novità:

Sottile:Racconteremo storie popolari, conosciute e meno conosciute, non ci sarà un recinto di cronaca nera, storie con un dubbio, che aspettano giustizia. Non vogliamo fare i fratelli poveri di Chi l’ha visto o Quarto Grado. Avremo dei tecnici in base alle loro competenze.

De Rienzo: Quarto Grado fa un buon programma ma il pubblico lì è passivo. Vogliamo coinvolgerlo.

Riusciranno nell’ardua impresa? Su Crimeblog, il liveblogging della prima puntata.