Premio Campiello 2013, la diretta con Geppi Cucciari e Neri Marcorè stasera su Rai5
Dal Teatro La Fenice di Venezia, il Premio Campiello in diretta dalle 20.00 su Rai5
Si può fare di una premiazione culturale un evento tv da prima serata (digitale)? E’ la sfida lanciata stasera su Rai5, che trasmetterà per la prima volta in diretta la cerimonia del Premio Campiello (poi in differita su RaiTre).
Dalle ore 20.00 di questa sera, dal Teatro La Fenice di Venezia, andrà in onda una serata pensata per la tv (su Booksblog il verdetto), condotta da due artisti di Beppe Caschetto come Neri Marcorè e Geppi Cucciari (eredi di Bruno Vespa che lo conduceva per RaiUno), tra contenuti letterari e divertimento, con l’obiettivo di promuovere i libri e la lettura.
Per Geppi Cucciari, in particolare, è una grande occasione di avvicinamento alla Rai, anche se dopo l’esilio di La7 si sperava per lei un’alternativa più popolare. Proprio nel 2013 l’abbiamo vista alle prese con un altro evento “alternativo” come il Concerto del Primo Maggio.
Ricordiamo che la giuria del Premio Campiello, presieduta quest’anno da Paolo Crepet, è chiamata a scegliere il vincitore del prestigioso premio istituito dagli industriali del Veneto cinquantuno anni fa, il cui nome, “campiello”, rimanda al tipico spazio della vita pubblica veneziana, e sottolinea sia la natura “popolare” della giuria chiamata a scegliere il vincitore, sia il legame con la città in cui è nato.
I cinque finalisti – “La caduta” di Giovanni Cocco, “Geologia di un padre” di Valerio Magrelli, “Tentativi di Botanica degli affetti” di Beatrice Masini, “L’ultimo ballo di Charlot” di Fabio Stassi e “L’amore graffia il mondo” di Ugo Riccarelli – riceveranno un premio in denaro, mentre al vincitore assoluto sarà consegnata la “vera da pozzo”, riproduzione in argento del tipico pozzo veneziano, simbolo del premio.
Secondo gli organizzatori:
“Si tratta di fare del Campiello un vero e proprio racconto televisivo, capace di enfatizzare la centralità dei libri, degli scrittori finalisti e delle loro storie, in una dimensione più confidenziale con il pubblico di telespettatori e lettori”.
La regia della serata è affidata a Duccio Forzano, già curatore di Sanremo e di Che tempo che fa, e le coreografie sono di Roberto Castello, artista e performer tra i principali di danza e teatro della ricerca contemporanea Italiana.