Paris Hilton doppiata
Ci scrive un lettore a proposito dello spot di Paris Hilton, sbarcata in Italia e partner di Amendola nella martellante e infinita campagna pubblicitaria della 3: anche oggi ho visto per caso in tv lo spot pubblicitario della compagnia telefonica 3 con Amendola e Paris Hilton. solo che a differenza[…]
Ci scrive un lettore a proposito dello spot di Paris Hilton, sbarcata in Italia e partner di Amendola nella martellante e infinita campagna pubblicitaria della 3:
anche oggi ho visto per caso in tv lo spot pubblicitario della compagnia telefonica 3 con Amendola e Paris Hilton. solo che a differenza delle altre volte in quello che ho visto oggi la voce di quest’ultima era spudoratamente doppiata. si saranno accorti che si capiva ben poco di ciò che diceva quando era lei a parlare?
In effetti si capiva ben poco e avranno, verosimilmente, fatto una correzione in corsa. Ma vorrei soffermarmi su un altro particolare. Sono convinto del fatto che lo spot (come macrocategoria, idea kantiana, se vogliamo) possa racchiudere in sé il lume della genialità: ci sono pubblicità che sono vere e proprie perle, per montaggio, direzione, storia, colpi di scena e via dicendo.
Ora mi chiedo: per quale motivo si utilizzi un personaggio trendy e conosciuto in tutto il mondo – nel bene e nel male – in maniera così debole, sciatta, sostanzialmente inutile? Una minima conoscenza del fenomeno-mediatico-Paris avrebbe senza dubbio stimolato quel pizzico di creatività che avrebbe permesso di cucirle addosso un ruolo (auto)ironico che si addicesse alla sua vacuità ricolma. Invece, niente. Siamo sempre al filmaccio natalizio vanziniano, o forse peggio.