Tg bau&miao, domenica 10 e 17 giugno alle 12.20 su Canale5
Clemente Mimun lancia il primo telegiornale sugli animali.
Il Tg5 chiedeva un traino nel weekend da troppo tempo. Se l’estate scorsa gli erano venute in soccorso le repliche di Forum, quest’anno è la volta di un esperimento che dal titolo sembra una parodia, invece è la nuova frontiera del giornalismo Mediaset.
Domenica 10 e 17 giugno alle 12.20, su Canale 5, debutta il primo telegiornale interamente dedicato agli animali. Ideato da Clemente Mimun, “Tg bau&miao”, sarà curato anche da Maria Luisa Cocozza coi giornalisti della redazione del Tg5. Il notiziario sarà, inoltre, aperto alla collaborazione con tutte le principali associazioni animaliste italiane ed internazionali.
Nel programma, che durerà 30 minuti, si racconteranno per par condicio – anche se il titolo suona fazioso – storie di cani, gatti, cavalli, conigli, pesciolini, tartarughe, rettili e qualsiasi altro animale si possa tenere in casa. Ci sarà spazio a lezioni di addestratori, consigli di veterinari, informazioni sulla pet therapy, sulla psicologia degli animali domestici e l’alimentazione.
Dulcis in fundo non poteva mancare la declinazione del “format” in salsa vip, con le testimonianze di “padroni” famosissimi, come Maria De Filippi e Maurizio Costanzo, Lino Banfi, Vittorio Feltri, Elisabetta Canalis e Kaspar Capparoni. Nella sigla di “Tg bau&miao” ci sarà anche il contributo amichevole di Fiorello.
Mentre Rita Dalla Chiesa si starà chiedendo perché non abbiano chiamato lei per una trasmissione del genere, o la stessa Enrica Bonaccorti rimpiangerà i tempi del suo Miglior amico su Rete4, il Tg5 bau&miao è un’operazione che suona risibile sin dalle premesse.
Per troppo tempo anche i telegiornali hanno fatto dei servizi sugli animali, in coda alle edizioni di punta, un tappabuchi per non trattare le notizie vere. C’era il bisogno della rubrica giornalistica dedicata, in un’estate in cui sarebbe bello tornare a sperimentare sull’intrattenimento?
La verità è che un programma vero e proprio sugli animali avrebbe avuto dei costi (studio, cachet del conduttore, casa di produzione, etc.). Così, invece, i giornalisti del Tg5 potranno arrotondare dando prova di fare “vero approfondimento”.