Sandro Ciotti: Un principe del microfono fra calcio e musica,stasera su Rai Storia
C’era una volta un unico modo per seguire live le partite del campionato italiano di calcio di serie A, esclusa ovviamente l’opzione di andarle a vedere direttamente allo stadio ed era ascoltarle alla radio in Tutto il calcio minuto per minuto.
Il secondo tempo su Radio 1 ed il primo tempo su Radio 2. Erano due le voci principali di quei pomeriggi calcistici, Enrico Ameri e Sandro Ciotti. Proprio 10 anni fa, in un caldo 18 luglio, si spegneva uno dei componenti di questa storica coppia calcistico-radiofonica, ovvero Sandro Ciotti, di cui stasera Rai Storia dedica un documentario in onda dalle ore 22:22 dal titolo “Sandro Ciotti – un uomo solo al microfono”
Romano, classe 1928, inizia la sua carriera di giornalista nel 1954 scrivendo sulla Voce Repubblicana. Entra in Rai nel 1958 dove diventa inviato e conduttore per 8 anni con Lello Bersani del programma “Ciak!” trasmissione quella dedicata al mondo del cinema. Inizia a seguire in questi anni il Festival di Sanremo come inviato del Giornale Radio, cosa che farà fino all’ultimo. Ciotti, grande esperto musicale, da giovanissimo aveva studiato violino e si era esibito spesso in piccole orchestre da ballo. Scrisse anche delle canzoni, ricordiamo la celebre “Veronica” con Enzo Jannacci ed alcune con Luigi Tenco. Musica a parte però, Ciotti è conosciuto e verrà ricordato come grande esperto di calcio, protagonista di tante domeniche pomeriggio, nell’unico programma che ti poteva permettere di “vedere” , si ho detto proprio vedere pur trattandosi di una trasmissione radiofonica, le partite di calcio lontano dallo stadio.
Celebre il suo timbro vocale che lo rese unico e distinguibile ai suoi colleghi, Ciotti era dotato di una competenza tecnica davvero sopraffina, oltre che di una umanità spiccata. Per alcuni anni, insieme al suo impegno domenicale radiofonico, aveva aggiunto anche la conduzione televisiva alla Domenica sportiva, dove aveva condotto assieme a Simona Ventura (“amici miei e non della Ventura”, introduceva sempre così il programma quando lavorava con lei) e Maria Teresa Ruta (“un sorriso che non conosce confini”, così presentava Maria Teresa). Il suo grande amore fu però sicuramente la radio e la radiocronaca calcistica in particolare, celebre una sua frase, quando disse “Clamoroso al Cibali”, parlando del successo ottenuto quella volta dal Catania sull’Inter. Celebri inoltre le sue interruzioni al collega Enrico Ameri, quando per segnalare un goal entrava in onda con la mitica frase “scusa Ameri”.
Ciotti ha lasciato le radiocronache nella stagione calcistica 1995-1996 durante Cagliari-Parma, prese congedo dal suo pubblico con queste parole:
« Vi rubiamo soltanto 10 secondi per dire che quella che ho appena tentato di concludere è stata la mia ultima radiocronaca per la Rai, un grazie affettuoso a tutti gli ascoltatori, mi mancheranno! »
Devo dire che a dieci anni dalla sua scomparsa, manca moltissimo anche a noi. Ciao Sandro!