Mankind, la prima puntata in diretta
Alla conduzione di Mankind Nicolai Lilin, autore di Educazione Siberiana
Quando ho letto che una serie di divulgazione storica, già andata su History Channel senza conduzione, sarebbe stata rieditata su Italia1 ho pensato che la rete non sarebbe stata all’altezza. Al termine della visione posso, invece, ammettere che non solo Mankind si integra pienamente nella linea editoriale, ma che Nicolai Lilin fa persino rimpiangere Fiammetta Cicogna (i suoi testi li ha scritti Raz Degan o Francesco Facchinetti?).
Con tutto il rispetto per la sua Educazione siberiana, ha l’espressività di un leggio (pure stentato, vista la sua conoscenza giusto sufficiente della nostra lingua). Per il resto questa docu-fiction tradisce ogni aspettativa, visto che è un’accozzaglia di slogan sensazionalisti, interventi di esperti mal integrati tra loro e cronologie sovrapposte senza alcuna chiarezza.
Manca l’autorevolezza della voce narrante, manca una periodizzazione adeguata e un’infografica fondata storicamente. Qui si gioca a vedere l’umanità che si evolve, ma alla fine ogni pretesto è buono per una sana scazzottata in HD (il contenitore che prevale sul contenuto). Il Partenone e la Muraglia Cinese? Passano sulla scena come delle comparse, con dei riferimenti degni di un bignami.
Ecco, questo è il caso in cui un programma pseudo-culturale dozzinale e raffazzonato può fare più danni di un reality show, in quanto a superficialità.
Il liveblogging della prima puntata di Mankind
23.03 Un ripassino dell’ultimo minuto su tutta la prima puntata. E un promo con le anticipazioni sulla seconda puntata, dalla storia romana alle crociate, tutti argomenti che vedremo condensati venerdì prossimo. “C’è la polizia, i vigili del fuoco, i servizi postali”. Un bel quartiere residenziale, insomma.
22.52 Le religioni: induismo, buddismo, confucianesimo. Il monoteismo ebraico. E La Bibbia citata al volo.
22.45 Scappiamo, sono arrivati “i nostri lontani parenti, i Gorilla!”.
22.41 I Fenici, i migliori costruttori di navi al mondo nonché grandi commercianti e apripista dell’alfabeto. Segue il cartaginese Annone, noto per le prime esplorazioni verso l’ignoto.
22.40 L’armata di terracotta.
22.33 “I soldati di fanteria diventano vere macchine di morte usando le balestre”.
22.31 Non c’è il tempo di parlare di Grecia, che si passa all’Impero Cinese e alla Muraglia. Neanche i bignami.
22.29 Il Partenone, il tempio dedicato ad Atena. Diventerà il simbolo della democrazia. Punto. Meglio far rivedere qualche altra scazzottata ad cazzum per non far scappare pubblico.
22.26 La falange.
22.11 Si apre il capitolo dell’arte della guerra a Sparta. 479 a.C., Sparta e Atene. E la causa comune per la minaccia della Persia.
22.05 1500 a. C., l’età del Ferro. Quella in cui viviamo ancor’oggi (?!?). Il ferro è nato nel cuore di una stella esplosa, la supernova. Senza di esso non ci sarebbe l’atmosfera, il campo magnetico e la vita. E’ il quarto elemento più abbondante della crosta terrestre.
21.58 Evoluzione delle tecniche militari e dell’esercito. “L’era delle guerre di massa è iniziata”. Ma che vogliono dire ‘ste espressioni generiche?
21.50 L’età del bronzo. La nascita delle città. Il commercio. Tutto trattato a volo d’uccello.
21.48 Gli extraterrestri, Atlantide. Lilin fa la parte di quello che non ne vuole parlare, ma poi ci incappa. E Italia1 ritrova il suo Mistero.
21.46 La nascita della scrittura, 5000 anni fa in Medio Oriente.
21.38 In Egitto un’enorme tomba piramidale per il faraone Cheope. La più alta struttura costruita dall’uomo per i successivi 4000 anni. 35.000 operai, senza strumenti di ferro e veicoli con le ruote, solo scalpelli di rame e seghe.
21.37 Circa 3500 anni fa la misteriosa Stonehenge. Ora ragioniamo.
21.35 La nascita della guerra. Ma non sono più chiare le coordinate geografiche, il secolo in cui ci troviamo. Infografica un po’ carente.
21.32 Il villaggio. Il capo. Le malattie. “Prima la sifilide, oggi la mucca pazza (Lilin deve sempre fare questi confronti improbabili)”. Mai appiattire lo studio del passato sul presente. E’ il peggior errore storico. Mi sembra strano che History Channel lo abbia trasmesso, sempre meno strano che lo abbia trasmesso su Italia1 cogliendone il lato un po’ “sensazionalista”.
21.30 Si parla genericamente di Madre dell’agricoltura. Ma si riferiscono a Cibele? Tutto è romanzato e resta in superficie, come programma storico non è documentato, per il resto, sì, bella colonna sonora ma nel complesso rimpiango SuperQuark. Qui manca l’autorevolezza della voce narrante.
21.28 Il sole aiuta a progredire. Nel linguaggio induista era rappresentato con una svastica, poi adottata dai nazisti. Però, Lilin, credici un po’ di più.
21.15 Uffa, quando si arriva a roba forte tipo i Greci e i Romani? O quantomeno agli egizi? Qua si parla del passaggio dal lupo selvaggio al cane domestico.
21.22 Gli insediamenti dell’uomo nel Medio Oriente, in Australia e in Europa. E il raffreddamento del Pianeta.
21.20 Lilin sottolinea la differenza tra l’uomo contemporaneo che si rovina le mani coi tablet e l’uomo preistorico. Dato storico della voce narrante: ci sono circa 10.000 esseri umani sul pianeta, meno delle persone che oggi nascono in un’ora. Intervengono una serie di giornalisti stranieri tra cui Brian Williams della Nbc.
21.18 Si passa dalla nascita della galassia all’era paleolitica in cinque minuti. Ok che bisogna preservare il ritmo, ma sono confuso. In ogni caso questa è divulgazione scientifica pura, su Italia1 sono diventati totalmente pazzi a mischiare sacro e profano nella linea editoriale.
21.10 Si comincia. E la voce narrante international, Nicolai Lilin, ha l’espressività di Raz Degan quando recita il copione in italiano (mangiandosi ogni tanto qualche lettera), ma lui quantomeno non commette errori da buon scrittore.
La storia delle storie, la storia di tutti noi, la storia dell’umanità, raccontata in 12 ore televisive: tutto questo è Mankind, il nuovo programma di storia in onda su Italia 1 da venerdì 12 luglio alle ore 21.10, che seguiremo questa sera in liveblogging su TvBlog.
Personalmente sono scettico sulla compatibilità tra questo prodotto di fattura altissima (spalmato per due ore di fila) e l’identità low profile di Italia1 (che come precedenti di divulgazione scientifica ha Wild e Archimede, per dire). Non sarebbe stato più adatto su Rete4? Ricordiamo che il suo precedente passaggio in prima tv è avvenuto su History Channel.
Mankind illustrerà il lungo viaggio fatto dal genere umano sulla terra. Sei appuntamenti in prima serata condotti dallo scrittore Nicolai Lilin, celebre autore del romanzo ‘Educazione siberiana’, dal quale è stato tratto il film diretto dal Premio Oscar Gabriele Salvatores.
Prodotti dalla Nutopia Production Company in oltre due anni di lavorazione, i documentari di MANKIND (titolo originale: Mankind-The Story of All of Us) narrano, in ordine cronologico, la storia dell’umanità, dalla comparsa dei primi ominidi in Africa fino alla società globalizzata dei giorni nostri. Un immenso sforzo produttivo che è stato tradotto in più di 30 lingue e venduto in oltre 150 paesi in tutto il mondo.
Nel corso di ciascuna puntata apposite ricostruzioni storiche, accompagnate dai pareri di storici, esperti e professori universitari, racconteranno la grande avventura del genere umano, le sue conquiste e le sue tragedie. Dagli sforzi per garantirsi condizioni di vita migliori alle drammatiche guerre che hanno caratterizzato ogni epoca; dai grandi Imperi, come quello di Roma e degli aztechi, ai grandi eventi che hanno cambiato il mondo: la crocifissione di Gesù, la scoperta dell’America, la Rivoluzione Industriale e la Rivoluzione Francese.
Nel primo appuntamento di venerdì 12 luglio verrà illustrato come il genere umano raggiunse le prime tappe fondamentali della sua evoluzione e fondò le basi della sua civiltà: la scoperta del fuoco, lo sviluppo dell’agricoltura, l’invenzione della scrittura, la nascita dei primi agglomerati urbani, la diffusione del commercio, l’uso delle armi e l’impiego degli eserciti in battaglia.