Ci risiamo: Giuliano Ferrara trova di nuovo il modo di attirare l’attenzione sul suo Qui Radio Londra, ma la vicenda ha assunto dei connotati davvero grotteschi, tutti online, tutti da seguire.
Andiamo con ordine, perché bisogna rendere bene la cronologia delle dichiarazioni a mezzo Tweet e comunicati stampa.
Il giornalista ha scritto su Twitter:
«Il direttore di Raiuno mi ha proposto a nome della signora Lei di liberare lo spazio delle 8 e mezza e di fare Radio Londra alle 13 e trenta».
Cosa che avrebbe confermato una voce data per certa tempo fa ma poi mai realizzatasi. Ferrara ha continuato sul social network:
«Gli ho controproposto di fare un commento di due minuti e trenta secondi in coda al Tg1, sennò amici come prima, senza strilli e martirio».
Poi ha spiegato perché ha fatto l’esternazione su Twitter:
Ho cinguettato perché detesto i pettegolezzi, a meno che non li metta in giro io.
Un concetto molto caro a Ferrara, che già una volta aveva messo in giro il pettegolezzo sul fatto che avrebbe preso il posto di Santoro il giovedì sera (nulla di fatto anche in quel caso). Ma questa volta è tutto vero o no? Viale Mazzini smentisce categoricamente, in un primo momento.
Il primo comunicato recita:
A fronte di notizie di agenzie di stampa, la Direzione Generale della Rai precisa che non ha avanzato alcuna proposta di spostamento di orario della trasmissione “Qui Radio Londra” di Giuliano Ferrara, in onda su Rai1.
Il secondo arriva direttamente da Mauro Mazza, che smentisce a sua volta il comunicato precedente:
Oggi ho incontrato Giuliano Ferrara”, dice Mazza. “D’intesa con altri ed alti dirigenti della Rai, e dopo un bilancio del programma ‘Qui Radio Londra’ nell’attuale stagione televisiva, ho prospettato al Direttore del Foglio una diversa collocazione nel palinsesto di Rai1 a partire dal prossimo mese di settembre. Come rivelato dallo stesso Ferrara, egli ipotizza una ulteriore soluzione la cui valutazione coinvolge altre strutture aziendali e non rientra tra le mie competenze e responsabilità”