Benvenuti a tavola non è una zuppa: buono l’esordio (ma c’è troppo retrogusto di stereotipo)
Benvenuti a tavola-Nord Vs. Sud, la fiction di Canale 5, non delude: c’è ritmo, un buon cast (che pecca di eccessivi stereotipi) e la sfida tra i due cuochi, sebbene ripresa già dalla tv del daytime, appassiona
Prendete il pomodoro rosso ed il peperone verde della Clerici, falli mantecare fino a farli diventare Nord e Sud, mettici un cast capace di reggere una commedia, una regia dal giusto ritmo e stereotipi quanto basta: ci perdonerete per l’attacco banale, ma “Benvenuti a tavola-Nord Vs. Sud”, la fiction di Canale 5, si presenta fin dai primi minuti proprio con le ricette, vero motore di una sfida capitanata da due ristoranti e due famiglie.
L’idea dello scontro tra cuochi è chiaramente ispirato al programma del daytime di Raiuno, idea rafforzata dalla proposta del televoto finale, tramite il quale il pubblico può decidere se far vincere la ricetta del Nord o la ricetta del Sud. La base della sceneggiatura della serie tv, però, parte anche da un altro presupposto, ovvero quel confronto tra Settentrione e Meridione che è stato trattato con successo dai film “Benvenuti al sud” e “Benvenuti al Nord”.
Non è un caso che il titolo della fiction s’ispiri proprio a queste due pellicole (inizialmente si doveva chiamare “Famiglia italiana”, ma la scarsa fortuna delle serie family ha spinto al cambio in corsa), che avevano già mostrato come, ancora oggi, nell’Italia unita ci siano ancora tante differenze spostandosi da un capo all’altro della Nazione. “Benvenuti a tavola” punta a sortire lo stesso effetto, esagerando però con le dosi stereotipate dei protagonisti, in particolare i milanesi Conforti, con un Fabrizio Bentivoglio (finalmente in un ruolo da commedia) che rifila una serie di “tac”, “testina” ed ammiccamenti vari che richiamano alla figura del “bauscia” che abbiamo tutti.
Benvenuti a tavola-Nord Vs. Sud
Al di là di questo, il cast riesce a reggere la comedy, grazie anche a scene rapide che ci portano velocemente nel mondo della storia senza perdere pezzi per strada e mantenendo un senso generico. La regia, quindi, scorre fluida riuscendo ad evidenziare le dinamiche dei personaggi ed anche i momenti “cooking”, portando in una fiction quelle stesse riprese che vediamo in ogni programma culinario.
Forte della filosofia del “dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”, “Benvenuti a tavola-Nord Vs. Sud” debutta vincente sugli scettici che si aspettavano un’altra comedy familare dalle battute scontate e vecchia in partenza, confermando le buone intenzioni della Taodue di uscire dalla produzione dei polizieschi per dedicarsi ad altri generi (c’era già riuscita con “Il tredicesimo apostolo”).
Per concludere come abbiamo iniziato, l’antipasto è stato buono: ora non ci resta che sperare che il primo ed il secondo siano cotti a punto e che il dessert, infine, non risulti indigesto e non tradisca le aspettative.