Fabrizio Corona diventa conduttore su Canale Italia
Il paparazzo dà una nuova svolta alla sua carriera e da lunedì condurrà un talk show dal titolo “Libertà di Parola”.
Ai mille volti di Fabrizio Corona se ne aggiungerà da lunedì prossimo un altro, quello di conduttore di un “people show” su una rete minore che ha deciso (furbescamente) di dargli spazio nel suo prime time. Il programma si chiamerà “Libertà di parola” e andrà in onda su Canale Italia, ricevibile sul digitale terrestre e su tutte le altre piattaforme esistenti. La trasmissione è un’idea di Ermanno Corbella, in passato regista di talk su Mediaset come Matrix e Moby Dick.
La formula, già nel leggere il comunicato, è ad altissimo rischio “rissa televisiva”: 50 uomini e 50 donne, di ogni estrazione sociale e provenienti da tutta Italia che si confrontano su temi d’attualità con la moderazione di Fabrizio Corona. Potenzialmente esplosivo. Con i suoi consueti toni da duro populista Corona si presenta così:
Io sono frutto della società che rappresento, in questo programma però vorrei essere quello che combatte le cose che non vanno e raccontare i problemi degli italiani. Nella mia vita ho fatto di tutto, mancava solo il conduttore lavoriamo a questo progetto da un anno e crediamo tutti nelle stese cose, la libertà di parola e i valori. Noi vogliamo sbaragliare le regole, dire la verità, senza seguire nessuno schieramento, vogliamo dare alla gente comune la possibilità di esprimere la propria opinione.
Foto | © TM News
I protagonisti del dibattito non saranno i soliti professori e uomini politici, ma “la gente comune” (che viene quasi da pronunciarla con due o tre “g”. Corona si scaglia contro l’informazione e ci infila l’inevitabile riferimento personale, lui che è anche il fidanzato della showgirl Belen Rodriguez per spiegare cosa intende:
L’informazione oggi in Italia non esiste, è tutta falsata: il Tg1 è inguardabile, il Tg4 ormai non era più un telegiornale. Fede è un mio amico, ma si invecchia e probabilmente era arrivato il momento che lasciasse il posto a qualcun altro. Io ho fatto parte e faccio parte del sistema informativo e l’ho spesso utilizzato ma ne conosco tutti i limiti. Io e la mia fidanzata siamo in copertina su quattro giornali questa settimana: uno dice che ci sposiamo, uno che ci stiamo lasciando, uno che aspettiamo un figlio, uno che siamo in crisi. Arrivati a questo punto l’informazione è ridicola.
Forse non ha nemmeno tutti i torti, ma non eravamo certamente ansiosi di vedere il suo tentativo di “migliorarla”.