Oggi e domani la vita di Papa Luciani
Ieri il consueto zapping domenicale mi ha portato su Domenica In durante l’intervista di Pippo Baudo a Neri Marcoré. Filo conduttore dell’intervista, ovviamente, il film per la tv in due puntate sulla storia di Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I, in onda stasera e domani sera alle 21.10 (circa) su RaiUno.Al di là dell’essere o
Ieri il consueto zapping domenicale mi ha portato su Domenica In durante l’intervista di Pippo Baudo a Neri Marcoré. Filo conduttore dell’intervista, ovviamente, il film per la tv in due puntate sulla storia di Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I, in onda stasera e domani sera alle 21.10 (circa) su RaiUno.
Al di là dell’essere o meno credenti, la storia di questo Papa rimasto in carica soltanto 33 giorni e morto in circostanze ancora oggi misteriose, è assolutamente interessante dal punto di vista storico. Figura carismatica, comunicativa e stimata anche al di fuori dell’ambiente ecclesiastico, Albino Luciani fin da bambino sembrava un “predestinato” al ruolo papale, ruolo che non aveva però mai voluto e che accettò con fatica. E fu proprio un anno prima del suo pontificato che incontrò Suor Lucia, la terza pastorella di Fatima, che a quanto pare gli predisse la sua elezione e la prematura scomparsa.
Il film ripercorre le tappe fondamentali e curiose della vita del giovane prete, divenuto dapprima Vescovo di Vittorio Veneto, poi Patriarca di Venezia e infine Papa. Un Papa che qualcuno ha definito “progressista”, anche se molte delle idee liberali che hanno contraddistinto la persona di Luciani, sono state in qualche modo ridimensionate proprio ieri a Domenica In da una nipote del Papa, che mi ha quasi irritato con la sua presunzione. Che i film per la tv e le fiction siano romanzate è indubbio, ma al contempo si basano su accadimenti reali – e proprio in questo caso pare che il regista Giorgio Capitani sia stato il più fedele possibile alla storia – e non ritengo che una “semplice” nipote possa essere così informata sul percorso di vita dello zio da poter contestare degli episodi raccontati addirittura dal successore di Luciani, Papa Wojtyla.
Gli spezzoni di film visti durante l’intervista a Marcorè, mi hanno convinta non solo delle grandissime qualità artistiche e della duttilità dell’attore – delle quali ero già ben consapevole -, ma anche della validità del prodotto, sebbene io non sia un’amante delle serie che trattano argomenti religiosi.
Prevedo una grossa sconfitta de L’uomo che rubò la Gioconda.