Walter Chiari, una fiction scandita più dalle donne che dal protagonista. Alessio Boni bravo “fino all’ultima risata”
Walter Chiari-Fino all’ultima risata, la fiction di Raiuno, racconta la vita del presentatore tv senza dimenticare il suo privato, scandito dalle donne che ha amato. Bravo Alessio Boni
Il Walter Chiari della fiction di Raiuno è davvero, come dice il sottotitolo, “Fino all’ultima risata”. Nonostante la storia si dipani attraverso un lungo flashback che il protagonista ripercorre mentre si trova in carcere, l’obiettivo della miniserie è quello di ricordare il grande intrattenitore per i successi raggiunti, quasi per caso, attraverso la semplicità del suo talento.
La fiction parte dalla prima volta di Chiari sul palcoscenico, i dubbi, e poi la voglia di buttarsi, il piacere di far ridere gli altri, il tutto inserendo frammenti di quelle scelte che poi lo avrebbero portato all’arresto. E’ come se si fosse deciso di insinuare il lato oscuro della vita di Chiari tra le mille luci della sia vita sotto i riflettori. Una scelta, questa, che rende la sceneggiatura più credibile (nonostante ci siano stati dei cambiamenti rispetto ai fatti accaduti nella realtà) ed il personaggio del presentatore che ha fatto le storia della tv più umano.
Perchè, in fondo, quello che fa “Walter Chiari-Fino all’ultima risata” è cercare di ritrarre un Chiari che sia più vicino all’uomo comune, che si innamora, che sbaglia, che cerca di risollevarsi, piuttosto che al mito, così come è passato alla storia e così come molti lo ricordano. Per farlo, si è scelto di alternare i momenti della sua carriere a quelli della vita privata. Ed è qui che entrano in gioco le donne, grande passione di Chiari, che scandiscono il tempo della fiction.
Per ogni fase c’è una donna, sempre bellissima ed arguta: Sophie (Karin Proia) lo accompagna durante il debutto, Lucia (Caterina Misasi) lo seguirà lungo la strada del primo successo, Alida (Dajana Roncione) lo porterà sull’altare consolidandone l’interesse non solo quando si trova sul palco. Unico comune denominatore di queste fasi è Valeria (Bianca Guaccero), amica di sempre che segue l’ascesa di Walter.
Paradossalmente, Enzo Monteleone, regista ed autore della sceneggiatura con Luca Rossi, sembra aver voluto raccontare la vita di Chiari sottraendo il protagonista stesso alla storia: in questa prima puntata, per quanto sia ovviamente sempre presente in scena, l’attenzione dello spettatore non cade solo su di lui, ma anche sugli altri personaggi, inevitabili artefici del suo destino.
Ad ogni modo, realizzare una fiction di questo tipo sarebbe stato un azzardo in qualsiasi modo venisse fatta: non tanto per la delicatezza di una storia ricca di luci ed ombre, portata in tv grazie anche alla consulenza del figlio Simone Annichiarico (che, come potete vedere, si è anche prestato ad un cameo ad inizio della puntata), ma per il rischio di confrontarsi con un personaggio tanto amato quanto è stato (ed è ancora) Chiari.
In questo, Alessio Boni ha vinto la sua scommessa: perplesso su sua stessa ammissione al momento di accettare la proposta di interpretare questo ruolo, è riuscito, grazie ad un attento studio del personaggio, a riproporlo senza esagerazioni o forzature.
Unica pecca: non poter vedere alla fine della fiction uno speciale del Tg1 (o la replica su un altro canale della specifica puntata de “La storia siamo noi”) dedicata al “vero” Chiari, permettendo a chi non ha vissuto quegli anni di conoscere meglio il personaggio da tutti definito come un mostro della nostra tv.