Quando coca e politica vanno a braccetto…
Stasera ripartono Le iene capitanate da Cristina Chiabotto e da Luca e Paolo. Come è ormai tradizione consolidata, qualche giorno prima di (ri)cominciare un qualsiasi programma gli autori cercano di farsi un po’ di pubblicità mettendo in giro ancitipazioni sulle notizie più succulente che verranno trattate, come ad esempio – ne parla l’Ansa – il
Stasera ripartono Le iene capitanate da Cristina Chiabotto e da Luca e Paolo.
Come è ormai tradizione consolidata, qualche giorno prima di (ri)cominciare un qualsiasi programma gli autori cercano di farsi un po’ di pubblicità mettendo in giro ancitipazioni sulle notizie più succulente che verranno trattate, come ad esempio – ne parla l’Ansa – il rapporto dei nostri politici con le droghe.
Per scoprire quanti deputati fanno uso di sostanze illecite, alcune iene si sono finte semplici giornalisti e, con la scusa di intervistare i politici sulla finanziaria, hanno prelevato dei campioni di sudore – servendosi di una finta truccatrice – e li hanno fatti analizzare attraverso un apposito test con infallibilità 100%.
Il risultato è sorprendente: circa il 32% dei testati (50 deputati in totale) aveva assunto cannabis o cocaina nelle precedenti 36 ore.
La notizia è sì sorprendente, ma mi lascia perplessa. Innanzitutto mi chiedo se realmente basti strofinare o solo tamponare una fronte con un fazzolettino per poter avere poi un’analisi certa sull’uso di sostanze stupefacenti.
Mi chiedo inoltre su quali basi gli autori de Le iene abbiano scelto i politici da analizzare. Non credo proprio sia stata una scelta casuale; anzi, per creare scalpore probabilmente la lista dei 50 deputati era già stilata da tempo e vi erano contenuti nomi di probabilissimi consumatori di droghe. Come saprete tutti infatti, la scorsa stagione il programma ha avuto un calo rispetto alle edizioni precedenti, calo tamponato in parte dai sempre più numerosi servizi su sesso e prostituzione, che hanno però conseguentemente abbassato la qualità della trasmissione. Uno scoop come quello annunciato in questi giorni farà fare senza dubbio al programma una partenza col botto, ma per tornare ai livelli dei vecchi tempi ci vorrà ben altro che un servizio azzeccato.