Fiorello e Benigni… dove siete finiti?

A proposito di boutade sui palinsesti (a tal proposito vi consiglio l’odierno editoriale di Aldo Grasso con le origini del termine in chiave filologica), la fantomatica presentazione estiva a Cannes titolava più o meno così:

“Rai, la stagione dei grandi ritorni: la tv prenota Fiorello e Benigni”

Ora, del matrimonio di lunga durata con Benigni, mai confermato dal diretto interessato in periodi di tournée dantesca, neanche l’ombra (finchè non ha da promuovere un film sarà difficile averlo anche come ospite). Fiorello, di cui si vociferava di un rientro a casa in grande stile, con uno spettacolo mutuato dalla radio e valorizzato dal Teatro delle vittorie, non ha mai sciolto la prognosi su un suo effettivo ritorno televisivo (ma dal 9 ottobre ricomincia Viva Radio2).
Che senso ha, in un contesto per di più ufficiale, fare delle promesse sulla nuova stagione destinate a trasformarsi in congetture prive di fondamento?
E ricordiamoci che in quell’occasione Galeazzi era ancora dato come inviato dell’Isola dei famosi, mentre Morandi, attrazione di punta del primo periodo di garanzia, non veniva per nulla contemplato.
Non sarà che il suo nuovo show rappresenta l’alternativa dell’ultimo minuto, per colmare il vuoto lasciato da Celentano in mancanza di più quotati re dell’audience?