Beauty Contest sospeso, 90 giorni per trovare la nuova formula
Il Ministro Passera ha annunciato la sospensione per 90 giorni della procedura del Beauty Contest
L’annuncio, tanto atteso, è arrivato durante la conferenza stampa per la presentazione del decreto sulle liberalizzazioni. Il ministro Corrado Passera ha sospeso per 90 giorni la procedura di assegnazione gratuita delle frequenze del cosiddetto dividendo digitale. Il beauty contest ferma la sua corsa, ma l’esecutivo ha bisogno di tempo per decidere cosa fare. Questa la trascrizione del passaggio sul tema:
Dopo aver valutato la situazione insieme all’AgCom e alle autorità europee che si erano occupate del problema abbiamo deciso di sospendere per 90 giorni la procedura di assegnazione delle frequenze per avere il tempo di definire la destinazione di queste frequenze. Le condizioni tecnologiche e di mercato che avevano dato vita al processo di beauty contest sono nel corso degli anni fortemente cambiate. Stiamo chiedendo ai cittadini italiani sacrifici, le frequenze sono una risorsa scarsa e potenzialmente preziosa, non necessariamente da destinare a fini tradizionali ma anche da destinare a fini nuovi di ammodernamento del paese ci siamo presi il tempo per trovare ed identificare destinazioni più coerenti con il piano di crescita, equità e rigore che questo Governo sta realizzando.
Nei giorni scorsi, evidentemente abituati ai voltafaccia di altri esecutivi, quelli de Il Fatto Quotidiano (con la solita sicumera per la serie “solo noi sappiamo le cose”) si erano lanciati come cani inferociti sulla “non notizia” che la procedura del beauty contest, avviata dal ministro Romani, era giuridicamente ancora in corso.
In realtà già in altre occasioni, anche in tv, Passera aveva spiegato che la questione meritava un approfondimento, ma che l’assegnazione gratuita delle frequenze sarebbe stata comunque evitata. La partita non è chiusa, dunque, ma il governo almeno fino a qui ha mantenuto la sua promessa, gli allarmismi sull’assenza di un provvedimento che nero su bianco bloccasse il cosiddetto “regalo” alle tv erano ingiustificati.
Dopo pochi minuti arriva la risposta di Mediaset che, dopo aver ribadito la legittimità del beauty contest fa capire di essere pronta a fare ricorso in caso di cancellazione definitiva della procedura d’assegnazione gratuita:
Quando lo Stato avvia ufficialmente una procedura pubblica di assegnazione di un bene, prende un impegno preciso con chi vi aderisce sostenendo investimenti. E tutti noi operatori riconosciuti idonei all’assegnazione – pubblici, privati, nazionali o locali – abbiamo a nostra volta preso impegni e abbiamo il diritto di pretendere che lo Stato mantenga i propri.
Mediaset confida quindi che il Ministero e il Governo restituiranno certezza al diritto. E in attesa di conoscere i contenuti del provvedimento, si riserva di valutare le azioni necessarie alla tutela degli interessi di una società quotata.