La tv che non fa ascolti
Ti allontani per qualche giorno dalla tv e scoppia il putiferio. I pubblicitari si aspettavano grandi numeri e hanno trovato cattive sorprese. Morale del palinsesto: un effetto indigesto. I risultati auditel riscontrati di recente aprono un inquietante spiraglio sulla voglia di entertainment degli italiani. Nonchè della domanda di reality show ormai sempre più numerosi e
Ti allontani per qualche giorno dalla tv e scoppia il putiferio. I pubblicitari si aspettavano grandi numeri e hanno trovato cattive sorprese. Morale del palinsesto: un effetto indigesto.
I risultati auditel riscontrati di recente aprono un inquietante spiraglio sulla voglia di entertainment degli italiani. Nonchè della domanda di reality show ormai sempre più numerosi e interminabili.
Accade, così, che perfino un varietà vip, con godibili ingredienti del talent show, come Reality Circus, condotto da una fuoriclasse del settore come Barbara D’Urso, vada incontro ad un esordio non esaltante: 3.091.000 (17,45%). Per la serie, neanche la Marini nella gabbia delle tigri e un cast d’eccezione hanno fatto il botto.
Qualcuno dirà, dall’altra parte c’era Miss Italia.
Peccato che il concorso di bellezza abbia totalizzato 3.792.000 (21,42%), una media da fame se gli obiettivi minimi si aggiravano intorno al 25% (parola del capostruttura De Andreis).
Ma il vero aspetto imprevisto – una sorta di cellula impazzita autoprodotta – sta nella leadership incontrastata dei telefilm che danno fastidio ai programmi “in casa”. Domenica sera era la volta di Dr House, riuscito ad affossare i cowboy della Parietti da una parte e il Fattore Crisi (cancellazione) di Bonolis dall’altra.
Ieri sera, chi l’avrebbe mai detto, il domenicale N.C.I.S (3.470.000, 13,11% di share il primo episodio, 3.802.000, 15,29% di share il secondo) sbanca la serata del lunedì facendo incetta di ascolti ai danni di un altrettanto appassito The O.C. (2.385.000, 9% di share il primo episodio , 2.404.000 9,85% di share il secondo).
Che cosa sta succedendo?
Provando a interpretare dei risultati così inattesi a modo mio, ho la sensazione che il pubblico non riesca più a stare al ritmo. Troppi concorrenti da seguire 24 ore su 24, troppi dejavù che rasentano l’ossessione del format, troppa carne al fuoco che induce, sera dopo sera, a uno zapping improduttivo e nevrastenico (così un telefilm diventa meno impegnativo e più piacevole).
Ogni prime time ha perso la sua pecularità e puoi ritrovarti di tutto, per di più programmi rivolti allo stesso target che non vale la pena neanche di registrare.
Di qui alla perdita di fidelizzazione e alla resa del telespettatore il passo è breve.
Ve lo dice uno che, dopo essersi perso qualche puntata per impegni personali, già non ci capisce più niente e ha bisogno delle lezioni serali… (tra un flop e l’altro?).